Biblioteca Universitaria: a rischio spostamento anche i fondi a Lucca. Le istituzioni battano un colpo

La situazione della Biblioteca Universitaria è sempre più critica. È questo quanto emerso dalla seduta della Conferenza Università Territorio svoltasi ieri venerdì 26 novembre, in cui, sulla base di una nostra richiesta presentata nel mese di ottobre, è stato finalmente audito il Direttore della Biblioteca, Dottor Cianchi. Infatti oltre i libri in procinto di partire per Piacenza, poiché a Pisa nessun soggetto pubblico e privato ha dato la disponibilità di un capannone per accoglierli, anche il preziosissimo materiale depositato presso l’Archivio di Lucca dovrà essere spostato. Si tratta di fondi antichi e del materiale maggiormente consultato che rischia di finire anche questo a Piacenza o in chissà quale altro magazzino in Italia. La consultazione di quel materiale sarà d’ora innanzi impossibile.

Si tratta di una vergogna assoluta, la cui responsabilità è in primo luogo in capo al Ministero della Cultura, che nulla fa neanche per portare avanti i lavori per il recupero degli spazi della Biblioteca nel Palazzo della Sapienza.

A fronte di questa situazione non è accettabile alcun atteggiamento di circostanza da parte delle istituzioni locali e dell’Università di Pisa, della Scuola Normale e del Sant’Anna. Non è sufficiente dire, senza aver fatto adeguate verifiche, che non si hanno spazi. Per questo abbiamo chiesto che si faccia un incontro urgente tra gli uffici tecnici di tutte le istituzioni presenti nella CUT con il direttore della Bup per studiare possibili soluzioni. Abbiamo anche sollecitato un coinvolgimento diretto e immediato della Regione, che non può sottrarsi da questa vicenda.

Da quasi dieci anni la Biblioteca è chiusa e ora non si può assistere al suo definitivo smembramento. Nella CUT è stato deciso di scrivere una presa di posizione comune per sollecitare il Ministero. Ma non basta: anche le istituzioni locali devono fare la loro parte per cercare subito delle soluzioni di fronte a questa situazione.

Nessuno si può sottrarre a questa responsabilità. Perché sulla cultura, come ricorda l’articolo 9 della nostra Costituzione, bisogna investire. A Pisa invece, nonostante Università e scuole di eccellenza, la cultura si smantella nel silenzio generale.

Ciccio Auletta – consigliere comunale Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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