Bigattiera, abbattute cinque baracche abusive disabitate

TIRRENO PISA Pagina: III

Bigattiera, abbattute cinque baracche abusive disabitate

Diminuiscono le presenze al campo rom della Bigattiera, da 139 a 110 persone. Cinque nuclei familiari infatti da tempo non si trovano più a Pisa ma si sono trasferiti chi all’estero chi in un’altra provincia.
La mattina di mercoledì 19 novembre, l’azione coordinata con 28 operatori delle forze dell’ordine (polizia municipale, polizia, carabinieri e Corpo Forestale). Sono state abbattute le sette baracche lasciate libere. Un’azione per evitare che le strutture abusive siano occupate da altre persone. L’intervento si è svolto senza problemi, grazie anche all’intermediazione degli operatori sociali del
la Società della Salute. Ad occuparsi dell’abbattimento gli operai di Avr che domani continueranno i lavori bonificando l’area dai rifiuti.
L’operazione si sta svolgendo nell’ambito dei servizi di controllo del territorio delle forze dell’ordine che hanno provveduto inoltre ad identificare decine di persone e controllare decine di veicoli. Segnalati con sanzione amministrativa dal Corpo Forestale dello Stato due nomadi per accensione non consentita di fuochi in zona protetta. Una donna è stata accompagnata in Questura dove è in corso la verifica se è in regola con i documenti per il soggiorno sul territorio nazionale
Dopo tre sgomberi effettuati nel giro di un solo mese (il primo con la polizia) e dopo un intervento dei carabinieri della stazione di Porta a Mare, la polizia municipale è intervenuta di nuovo ieri mattina, sotto le campate della superstrada, in via di Viaccia, acausa della presenza di clandestini. Da quattro giorni si rilevava la presenza di una tenda da campeggio e di alcuni materassi, oltre che dal viavai di una autovettura con targa ungherese, agenti eAvr hanno provveduto all’ennesimo sgombero di tutto il materiale rinvenuto. Gli agenti hanno provveduto anche a richiudere con un lucchetto la sbarra.
sociale e presidente della Società della Salute: «Con stamattina (ieri, ndr) iniziano gli interventi atti a predisporre la chiusura del campo come avevamo previsto. Un ringraziamento particolare va al prefetto vicario dottor Romeo con cui sto lavorando in perfetta sinergia e alla preziosa collaborazione del questore Bernabei, del comandante Brancadoro e del comandante della Guardia di Finanza Iuzzolino. La sinergia e la condivisione permettono di coordinare gli interventi in modo efficace».
L’iniziativa viene contestata da Africa Insieme e Progetto Rebeldia che in una nota scrivono: «Altro che costruzione di percorsi con le famiglie del campo della Bigattiera, siamo alla intimidazione vera e propria. La mobilitazione di forze dell’ordine e ruspe per abbattere alcune baracche all’interno del campo, sotto la regia dell’ amministrazione Filippeschi, ha solo uno scopo: intimidire le famiglie che vivono lì da anni, per la maggior parte minori, per convincerle ad allontanarsi».

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