Blocco delle assunzioni per infermieri e operatori Oss «Reparti in estrema difficoltà, politici indifferenti»

martedì
8 maggio 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
10

Aoup Carbocci (Nursind): «II carico di lavoro che grava sul personale è insostenibile»

«Reparti in estrema difficoltà, politici indifferenti»

BLOCCO delle assunzioni in Aoup per infermieri e operatori socio sanitari, reparti in apnea, turni massacranti. La denuncia arriva da Daniele Carbocci, segretario provinciale NurSind: «Le direttive della Regione Toscana impartite alle aziende sanitarie e ospedaliere per una diminuzione della spesa del personale, stanno creando una situazioni di estrema difficoltà. Al momento in molti reparti la situazione si sta facendo preoccupante per il carico di lavoro che grava sul personale in servizio». Secondo quanto riferisce Carbocci «in molti reparti non si è provveduto alla sostituzione degli infermieri andati in pensione, riducendo così la già esigua dotazione organica dovuta a malattie e gravidanze (che mai vengono sostituite), imponendo la copertura dei turni degli infermieri mancanti con cancellazione dei riposi. Inoltre sono spesso programmati orari di servizio illegittimi. Non siamo ancora a conoscenza dei piani di chiusure estive dei reparti e dei servizi, ma nell’impossibilità di assumere personale, si prospettano riduzioni senza precedenti con importanti diminuzione dell’offerta assistenziale ai cittadini». Tutto questo a fronte di una delibera dell’azienda Toscana Centro (la 605/2008) che prevederebbe per l’Aoup l’assunzione di 106 infermieri e 20 Oss. «Evidentemente – conclude Carbocci – la Regione sta utilizzando due pesi e due misure, favorendo l’Area Fiorentina rispetto all’Area Pisana. Anche la mancata sostituzione del direttore generale Aoup, unico caso in Toscana, è sintomatica. Questo, insieme alla volontà di trasferire i Trapianti di Fegato a Firenze (rientrata per il momento) e ora l’impossibilità di assumere nuovo personale (anche medico), sono tutte situazioni che stanno avvenendo nella totale indifferenza della politica locale».

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