Bulgarella: ancora annunci e pretese a fronte di debiti milionari

Negli ultimi giorni, Andrea Bulgarella, il poeta del mattone come lui stesso ama definirsi, ha mandato l’ennesimo messaggio alla amministrazione comunale: “se il Comune non mi rinnova le concessioni sono pronto a chiedere i danni”.

Con quale faccia chi ha regalato a Pisa due mostri come le torri di Cisanello, deve milioni di euro alle casse comunali per imposte mai pagate, ha presentato in Comune garanzie senza alcun valore per milioni di euro per ottenere i permessi a costruire, oggi chiede ancora risposte rapide, con tono perentorio e quasi minaccioso?

L’errore che ha commesso il Comune di Pisa è stato quello di aver autorizzato quello scempio a Cisanello, che resta oggi incompiuto per esclusive responsabilità dell’imprenditore.

Bulgarella spieghi semmai alla città come e perché ha depositato in Comune, come responsabile legale della Edilcentro, quasi 5 milioni di euro di fideiussioni tossiche per i suoi diversi interventi in città, di cui quasi 3 milioni solo per l’intervento di Piazza del Terzo Millennio: una fideiussione della Medusa SpA di Cassino, una società mai abilitata dalla Banca d’Italia a rilasciare fideiussioni, tanto da essere al centro di un’operazione della Guardia di Finanza già nel 2010.

Per quanto poi riguarda gli importi dovuti al Comune, da un nostro atto ispettivo del settembre 2018 risulta secondo i dati forniti da Sepi che l’importo complessivo dovuto dal Gruppo Bulgarella era pari a 7 milioni 196 mila di euro per mancato versamento di tributi e 1 milione 516 mila euro per oneri di urbanizzazione. Sarebbe interessante sapere nel dettaglio se e come procede il piano di rientro rispetto a queste somme.

Ancora una volta in vista di un appuntamento elettorale si parla di ripresa dei lavori, ma siamo stufi di essere presi in giro. Abbiamo dunque chiesto chiarimenti alla amministrazione sullo stato dell’arte del Parco delle Torri: è necessario tutelare l’interesse generale della comunità, che non corrisponde in nessun modo agli interessi privati dell’imprenditore.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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