Buoni spesa: segnalazioni all’UNAR e ai Prefetti contro le politiche discriminatorie adottate dai Comuni

I fondi per i buoni alimentari destinati a far fronte all’emergenza causata dal covid 19 sono ormai esauriti. Contravvenendo alle linee guida dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) che opera sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, alcuni comuni hanno posto limitazioni indebite alla loro erogazione vietandone  l’erogazione o limitandola attraverso una graduatoria, a coloro che non risultano residenti, non titolari della Carta di soggiorno, non legalmente soggiornanti. Si tratta di un’azione apertamente discriminatoria verso cui intendiamo agire per ogni via consentita.

Ci apprestiamo ad inoltrare segnalazioni all’UNAR, alle prefetture competenti, ai responsabili locali e regionali della Protezione Civile. Laddove ravviseremo danni arrecati a persone aventi diritto a tali benefici ci riserviamo la responsabilità di presentare denunce presso le Procure competenti.

Se sarà difficile rimediare ai danni procurati dai fautori del “prima gli italiani” che dimostrano di non conoscere il dettato costituzionale sarà però possibile pretendere da parte delle istituzioni maggiore controllo laddove, come ci auguriamo, saranno disposti ulteriori interventi di sostegno alla povertà assoluta che l’emergenza covid ha accentuato ma che già presistevano in un paese abituato a dimenticare o a considerare nemico chiunque, italiano o straniero che sia, abbia la colpa di vivere in miseria.

 

Rete delle città in comune

Partito della Rifondazione Comunista

 

 Modello esposto criteri discriminatori buoni alimentari

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