Caccia agli eventi fascisti Patto Regione-partigiani

domenica
29 aprile 2018
Testata:
TIRRENO
Pagina:
4

LE ASSOCIAZIONI SEGNALANO, LA REGIONE DENUNCIA

La pagina Facebook che inneggia al fascismo. Il gruppo che organizza un’assemblea dai temi chiaramente razzisti. Ma anche l’uomo che al bar si lascia andare a insulti di carattere xenofobo. Tutto questo potrà essere segnalato, monitorato e inviato alla Regione Toscana grazie a un protocollo anti estremismi firmato a Firenze lo scorso 24 aprile tra l’ente regionale e l’associazione nazionale partigiani, Arci, coordinamento regionale toscano Aned (associazione nazionale ex deportati campi nazisti) e istituto storico toscano della resistenza. Un protocollo nel quale la stessa Regione Toscana prevede, in caso di processi penali nati dalle segnalazioni congiunte, possa costituirsi parte civile.

«I soggetti coinvolti condividono l’impegno contro l’apologia di ideologie che propongono tali aberranti e incostituzionali idee – si legge nel protocollo -. Regione e associazioni sono, poi, impegnate a promuovere la cultura della pace, della non violenza, del dialogo e della tolleranza. Premessa necessaria che introduce il passaggio che ha dato vita al documento.

«In Toscana si registra il ripetersi e l’intensificarsi di atti e iniziative di contenuto razzista ispirate o direttamente riferite all’ideologia fascista o nazista – si legge ancora nel documento -. Elementi chiaramente opposti ai principi democratici, di libertà di opinione, di rispetto dei diritti umani sui quali si fonda la Costituzione della Repubblica».

Da qui la necessità di creare un monitoraggio costante di questi fenomeni grazie all’azione delle associazioni. «Anpi, Arci, Aned e Isrt contribuiranno all’azione regionale di monitoraggio dei fenomeni fascisti e razzisti fornendo la documentazione che dimostrino i fatti, le iniziative, le attività di singoli o di gruppi organizzati che possano configurare il carattere fascista, razzista e xenofobo».

Attività di controllo che riguarderà siti internet, pubblicazioni, contenuti online sui vari siti e ovviamente sui social network. Un’attività le cui segnalazioni verranno, poi, inoltrate direttamente all’osservatorio istituito presso l’agenzia di informazione della giunta regionale Toscana Notizie. C’è, poi, un importante risvolto legale inserito nel protocollo. «Nei casi di procedimenti penali legati a casi di reati di apologia di fascismo, istigazione all’odio razziale e incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi – si legge nella parte finale del documento firmato il 24 aprile la Regione Toscana valuterà l’opportunità di costituirsi parte civile a fronte di segnalazioni provenienti da associazioni o soggetti presenti sul territorio toscano».

Questi continui report contro ogni forma di estremismo avranno scadenza semestrale. E potranno essere accompagnati anche da percorsi didattici relativi all’uso corretto dei social network e alla lettura consapevole e critica dei media.

Non solo, nel protocollo si dichiara guerra alle fake news a contenuto fascista e razzista. L’attenzione, dunque, si rivolge principalmente ai giovani. Anche se nel protocollo le azioni che verranno intraprese ancora non sono specificate.

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