Carcere Don Bosco: richiesta audizione urgente del Garante dei diritti dei detenuti e delle associazioni di volontariato che vi operano

Alberto Marchesi, il Garante dei diritti detenuti presso la Casa Circondariale Don Bosco, è tornato in questi giorni ad evidenziare le critiche condizioni della vita carceraria e l’acuirsi dei problemi storici dell’istituto durante l’emergenza sanitaria Ha parlato del carcere come di un luogo in cui i diritti costituzionali sono “se non sospesi, quantomeno affievoliti” a causa del persistente sovraffollamento, delle condizioni fatiscenti dell’edificio e delle limitazioni al contatto con l’esterno. Il nodo centrale, ha ribadito ancora una volta il Garante, sta nelle criticità di accesso alle misure alternative alla detenzione, e questo avviene perchè non sono sufficientemente garantiti i percorsi di cura, di riabilitazione, di inclusione sociale.

Competenze queste, dei servizi sociosanitari territoriali e del Comune, che da tempo ha rinunciato a garantire prestazioni essenziali ed interventi di propria competenza.

Il Consiglio comunale sia nel 2014 che nel 2017 aveva approvato mozioni e atti di indirizzo estremamente articolati in cui l’amministrazione Comunale si impegnava ad adottare misure per rendere meno drammatica la detenzione e per facilitare l’uscita e l’inserimento sociale delle persone detenute.

Abbiamo ripresentato un nuovo ordine del giorno nell’ottobre del 2020, in cui si chiede che il Comune garantisca l’accesso alle cure dei detenuti stranieri, il potenziamento della presa in carico dei tossicodipendenti, i progetti di inclusione lavorativa, l’accesso all’anagrafe, la mediazione culturale: nulla è stato fatto e nulla sembra essere stato programmato, anche nel corso di questa consiliatura.

Ancora una volta assistiamo al totale disinteresse nei confronti della situazione carceraria, carcere che è parte della nostra città e non una struttura avulsa. Questo non è accettabile. Per questo abbiamo depositato la richiesta di una audizione urgente in Seconda Commissione consiliare permanente del Garante dei diritti detenuti e delle associazioni che svolgono attività di volontariato nella Casa Circondariale Don Bosco.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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