Carroccio imprendibile, Pd sempre peggio

lunedì
25 giugno 2018
Testata:
LIBERO
Pagina:
6

BALLOTTAGGI Carroccio imprendibile, Pd sempre peggio

Siena, Massa, Pisa, Terni, Cinisello: espugnate le ultime roccaforti rosse. E il M5S si prende Avellino

Il centrodestra in vantaggio a Pisa, la Lega vince il derby gialloverde a Terni, i grilllini prendono Avellino e Imola, quest’ultima con il sostegno del Carroccio. Claudio Scajola avanti nella sfida fratricida in Forza Italia.

È un primo bilancio parziale del secondo turno delle Amministrative. Sono stati chiamati alle urne oltre 2 milioni e 793 mila elettori. Si è votato in Lombardia a Sondrio, in Liguria a Imperia, in Toscana a Massa, Pisa e Siena, nelle Marche ad Ancona, unico capoluogo di Regione, in Umbria a Temi, nel Lazio a Viterbo, in Abruzzo a Teramo, in Puglia a Brindisi, in Campania ad Avellino, in Sicilia a Messina, Ragusa e Siracusa. In totale, 14 capoluoghi di provincia sono stati chiamati alle urne una seconda volta per scegliere il sindaco. In 9 era avanti il centrodestra, mentre nei restanti 4 in testa erano i candidati del centrosinistra.

A Terni la Lega vince il derby di governo contro i Cinquestelle. Leonardo Latini, il candidato sindaco del centrodestra, a metà scrutinio aveva preso il largo sull’aspirante primo cittadino del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca. Il caso ternano rompe anche un altro tabù: quello che i grilllini al ballottaggio siano imbattibili. Ora un po’ perdono, un po’ vincono. Succede per esempio ad Avellino, dove il grillino Vincenzo Ciampi supera lo sfidante dem. E a Imola, dove Manuela Sangiorgi vince con il sostegno determinante del Carroccio.

FIATO SUL COLLO

Ma l’avanzata leghista è il principale problema dei pentastellati. Già Salvini li incalza su tutti i temi, non solo sulla sicurezza. Un ulteriore slancio dalle urne può solo che complicare la coabitazione di governo. Per fare il punto sulla situazione mercoledì si muoverà addirittura Beppe Grillo. Il fondatore sarà a Roma per una riunione con i suoi fedelissimi.

Pisa era un’altra piazza calda. Sotto la torre che pende Salvini aveva chiuso la campagna elettorale. In città il clima era diventato incandescente per una serie di fatti di cronaca. L’ultimo, una rissa tra spacciatori nel centro storico con carabinieri feriti, era accaduto proprio venerdì notte, a poche ore dal comizio leghista. Tanto che il sindaco uscente Marco Filippeschi aveva gridato al trappolone: «Questa sequenza di fatti sa di montatura elettorale. Roba mai vista prima». Il candidato del centrodestra Michele Conti sconfigge il concorrente del Pd Andrea Serfogli. Pisa era una città simbolo della sinistra. Alla Normale hanno studiato molti giovani esponenti dell’allora Pci, come Massimo D’Alema e Fabio Mussi. Ma i tempi sono cambiati. Già da mesi la cittadinanza dava segni di insofferenza per l’incapacità del Partito democratico locale di garantire l’ordine e la sicurezza in città. E Salvini è venuto qui ad affondare il colpo come un coltello nel burro.

Ma l’assalto alle roccaforti rosse non si è fermato a Pisa.

A Massa il testa a testa iniziale si conclude con la prevalenza del candidato del centrodestra Francesco Persiani. A Siena, infine, il candidato del centrodestra Luigi De Mossi ottiene una vittoria storica contro Bruno Valentini.

LOTTA FRATRICIDA

Altro tema è la battaglia tutta interna a Forza Italia nella città di Imperia, dove a sfidarsi sono Claudio Scajola, ex ministro dei governi Berlusconi, e Luca Lanteri, fedelissimo dell’attuale governatore della Liguria Giovanni Toti. Alla fine la spunta l’ex ministro dell’Interno sul candidato totiano.

In Lombardia la Lega con Giacomo Ghilardi strappa Cinisello Balsamo, una delle ultime “città rosse” dell’area industriale attorno al capoluogo lombardo, come successo l’anno scorso con Sesto San Giovanni.

A Roma timidi segnali di ripresa della sinistra dopo la fallimentare stagione di Ignazio Marino. Nel ballottaggio per la presidenza del III Municipio di Roma il candidato del centrosinistra, Giovanni Caudo, prende il largo con il 57,2 per cento dei voti contro il 42,8 per cento dello sfidante di centrodestra, Francesco Maria Bova. Il Partito democratico si tiene anche Ancona, Flumicino e Brindisi.

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