Case popolari Sant’Ermete: il Consiglio comunale istituisca una commissione di indagine. La destra dice no

Istituire una Commissione di indagine del Consiglio comunale sui cantieri degli edifici delle case popolari nel quartiere di Sant’Ermete. E’ questa la proposta di delibera che abbiamo unitariamente presentato, con anche le firme dei consiglieri del gruppo Misto, secondo quanto previsto dal Regolamento del Consiglio comunale e che verrà discussa nella seduta consiliare del prossimo 12 aprile.

Alla luce dei 2 sopralluoghi fatti nelle scorse settimane, anche all’interno del cantiere abbandonato da mesi dalla dittà Proter srl, e dagli atti acquisiti di Apes, riteniamo doverosa questa azione di verifica da parte del consiglio comunale attraverso l’istituzione di una commissione ad hoc, che abbia quindi le prerogative per poter andare fino in fondo a fronte di una situazione scandalosa, su cui occorre urgentemente fare chiarezza accertando al contempo le responsabilità di Apes e della ditta Proter.

E’ quindi molto grave che a fronte di ciò la maggioranza abbia bocciato in Seconda commissione di controllo e garanzia la proposta di chiedere l’istituzione di questa commissione. Nella delibera proponiamo che entro 30 giorni dal suo insediamento venga redatta una relazione da portare in consiglio comunale con la verifica:

  1. sugli eventuali mancati finanziamenti regionali rispetto al progetto iniziale;

  2. sulla progettazione dei due edifici di alloggi popolari e loro varianti in corso d’opera, e eventuali relativi aumenti dei costi;

  3. sulla corrispondenza del progetto dei due edifici con le richieste fatte dal comitato di quartiere in termini di metrature degli appartamenti;

  4. sull’effettivo utilizzo potenziale dei due edifici in merito all’obiettivo di garantire gli alloggi agli occupanti degli edifici oggetto di demolizione;

  5. sulla esecuzione dei lavori, eventuali mancanze, penali e garanzie fideiussorie;

  6. sulle modalità di abbandono del cantiere da parte della ditta e conseguente contenzioso scaturito tra Apes e la ditta esecutrice.

Il fatto che la maggioranza non voglia fare questo è inammissibile. D’altronde solo grazie ad alcune nostre richieste, infatti, si è scoperto a dicembre che la ditta aveva abbandonato il cantiere prima dell’estate, senza che Apes e Comune avessero detto nulla né agli abitanti del quartiere né alle commissioni consiliari, e che c’è un contenzioso aperto per centinaia e centinaia di migliaia di euro. Il cantiere oggi è totalmente abbandonato e la situazione è molto preoccupante, come riportato nella stessa relazione di Apes, con ammaloramenti dei materiali e gravi errori realizzativi, che non si comprende come sia possibile che vengano accertati solo oggi.

Occorre capire come è sia stato possibile arrivare a questa situazione inaccettabile, verificando anche la condotta di Apes rispetto alle varianti al progetto adottate, alla questione dei dimensionamenti degli appartamenti, alle fideiussioni che ad oggi non si è riusciti ad escutere.

Non è pensabile che ancora una volta siano i cittadini e le cittadine a pagare. Per questo abbiamo accolto la richiesta fatta dagli abitanti del quartiere di una Commissione di indagine al riguardo.

Servono risposte e chiarimenti, e servono urgentemente.

Ciccio Auletta – per il gruppo consiliare Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile
Olivia Picchi – per il gruppo consiliare Partito Democratico
Gabriele Amore – per il gruppo consiliare Movimento 5 stelle
Antonio Veronese – per il gruppo consiliare Patto civico

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