Caserma Artale: al via una proposta partecipata per un progetto innovativo che rimette al centro l’interesse pubblico contro la speculazione

Un progetto partecipativo, da svolgere insieme con la Società dei Territorialisti per ripensare il futuro della Caserma Artale. Un Consiglio comunale a tema sul piano di recupero. Richieste specifiche all’Arpat e alla Soprintendenza sulle criticità progettuali. Una presa di posizione da parte degli organi accademici, a partire da quelli studenteschi.

Sono queste alcune delle proposte emerse dall’ultimo incontro pubblico che abbiamo promosso nei locali della Chiesa Valdese nella serata di mercoledì 9 novembre, per contrastare la grande operazione speculativa che sta investendo l’ex caserma, area strategica della città a pochi passi dal Duomo di Pisa.

Tanti interventi hanno denunciato la mancanza di connessione tra il piano per l’Artale e il futuro del vicino Santa Chiara e, più in generale, una progettazione che non tiene conto del contesto e dei reali bisogni della cittadinanza, ma che mira solo a garantire la massima redditività per i soggetti privati che detengono l’area e che sono intenzionati a sfruttare tutte le superfici preesistenti, con impatti pesantemente negativi per il quartiere e la città. L’aumento del traffico e dell’inquinamento, causato dai nuovi parcheggi e dal carico urbanistico connesso alla realizzazione di un nuovo e ingiustificabile edificio da 24 appartamenti di lusso, è stato non a caso al centro della discussione.

Si tratta di ribaltare la prospettiva del progetto attuale per realizzare una vera rigenerazione urbana, orientata a fini pubblici e non a interessi privati, anche pensando di demolire superfici senza ricostruire per liberare spazio da destinare a usi collettivi e al verde. Affinché si possa davvero parlare di “rigenerazione” occorre sviluppare un progetto innovativo, ben integrato con il Santa Chiara, che persegua la sostenibilità ambientale, la realizzazione di spazi pubblici per la cittadinanza, per l’università e per il diritto allo studio. In questa direzione, le rappresentanze studentesche hanno annunciato che il prossimo 14 novembre si discuterà all’interno del Consiglio degli studenti un documento che rimetta in discussione l’attuale progetto, a partire dalla mancanza di spazi per vere residenze studentesche e servizi per la comunità studentesca.

La decisione di assoggettare il piano di recupero a Valutazione Ambientale Strategica apre degli spazi per rimettere al centro i bisogni della cittadinanza, ma occorre che si allarghi il confronto anche nelle sedi istituzionali preposte. Per questo rinnoviamo con forza la richiesta di calendarizzare con urgenza un Consiglio comunale a tema in cui cittadini, associazioni, comitati possano prendere parola – anche a partire da visioni diverse – per scongiurare che la speculazione immobiliare divori anche questa area della nostra città.

Una città in comune

Rifondazione Comunista

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