Caserma Artale: una prima vittoria della nostra coalizione e della cittadinanza. La giunta costretta ad avviare le attività di informazione e partecipazione

Il caso della caserma Artale, da noi sollevato e reso pubblico nello scorso ottobre, dimostra che una seria opposizione e la cittadinanza attiva sono fondamentali per garantire democrazia e procedimenti corretti.

E’ infatti grazie alla nostra iniziativa e alla risposta data dalla cittadinanza alla nostra proposta che – dopo aver bocciato la nostra richiesta – la giunta si è vista costretta a ripartire da zero sulla ex-caserma Artale.

E’ di questi giorni, infatti, la delibera con cui si avviano non solo il procedimento relativo al Piano di Recupero, ma anche attività di informazione e di partecipazione.

Esattamente quello che da 5 mesi chiediamo e che nel Consiglio comunale del 25 gennaio era stato impedito dalla maggioranza con la bocciatura di un ordine del giorno che avevamo presentato e che chiedeva di aprire un percorso informato, partecipato e pubblico in cui chi vive, studia e lavora nella nostra città potesse contribuire, nel rispetto delle differenze di opinioni e visioni, ad un vero progetto di rigenerazione urbana dell’area nell’ottica della transizione ecologica e della promozione sociale, nel segno di una forte strategia pubblica, definita attraverso il dibattito pubblico e la partecipazione.

Ricordiamo che il nostro stesso gruppo consiliare nel mese di dicembre, per il rispetto dovuto alle cittadine e ai cittadini e agli studenti e alle studentesse che avevano preso parte alle nostre assemblee, avevamo interpellato direttamente la garante per la partecipazione chiedendo un processo partecipativo completo e strutturato ai sensi della normativa vigente, avente come oggetto la definizione del futuro dell’Artale e le sue possibili trasformazioni.

Dalla risposta che abbiamo ricevuto risulta evidente una cosa che avevamo sempre detto: un processo partecipativo è necessario, e la giunta oggi è costretto a farlo.

A questo punto per noi è fondamentale che siano resi pubblici i veri progetti della proprietà e che il processo partecipativo ne produca uno davvero innovativo e condiviso che metta al centro la sostenibilità ambientale, dia priorità alla lotta al cambiamento climatico, tenga conto del bisogno di spazi aperti e verdi emerso con la pandemia e di servizi per la cittadinanza e il quartiere, l’Università e il Diritto allo studio.

La maggioranza che sostiene il sindaco Conti ha avallato pienamente il piano speculativo proposto dalla società privata proprietaria dell’area. Sì alle nuove case, alla moltiplicazione dei parcheggi, all’hotel studentesco, portando avanti l’iter senza alcun coinvolgimento della cittadinanza. Noi però non ci siamo mai arresi, ed esprimiamo una grande soddisfazione per i risultati della nostra azione di informazione, partecipazione e trasparenza, che ha prodotto e dato anche sponda alla grande mobilitazione per cui il caso della Artale è diventata una questione nazionale. Saremo parte del processo partecipativo e vigileremo sulla trasparenza e la correttezza delle procedure, portando al contempo avanti il progetto “Degentrify Pisa” da noi vinto a gennaio e finanziato dalla Rete municipalista europea e il cui esito chiediamo venga inserito dentro il percorso della amministrazione comunale.

Una città in comune – Rifondazione Comunista

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