Caso Helbiz: tra omissioni e carenze di controllo il nuovo scivolone di Bottone

Da tempo evidenziamo l’inadeguatezza del’avvocato Bottone nel ricoprire il ruolo di amministratore unico di Pisamo, ma le sue ultime dichiarazioni sul caso Helbiz sono veramente oltre ogni soglia di decenza: un mix di omissioni e voluto travisamento della realtà per provare ancora una volta a difendere l’indifendibile.

In primo luogo occorre precisare che, contrariamente a quanto dichiarato da Bottone, il Ministero non si è espresso in merito alla aggiudicazione fatta da Pisamo ad Helbiz, anche perché non si capirebbe a che titolo il Ministero si potrebbe esprimere al riguardo, ma ha comunicato che Helbiz è in regola con la certificazione antimafia.

In secondo luogo Bottone omette volutamente che Pisamo ha avviato questa verifica solo a seguito della richiesta delle forze di minoranze nel febbraio del 2020 in quanto prima questi ordinari controlli, che la stessa legge prevede sulle autocertificazioni, Pisamo non li aveva neanche avviati, e al riguardo l’amministratore unico dovrebbe chiarire il perché non lo ha fatto.

Ma la vera chicca è quando l’avvocato Bottone parla di teoremi e accuse infondate in merito all’iter procedurale, avendo persino il coraggio di dire che le carte parlano chiaro. Evidentemente lo dice perché le carte non le ha mai lette.

E’ agli atti che Helbiz non ha presentato la Scia obbligatoria per legge per poter avviare il servizio. E’ agli atti che il Comune di Pisa imputa i mancati controlli proprio a Pisamo in quanto stazione appaltante. E’ agli atti che Pisamo non ha mai fatto queste verifiche mentre il servizio veniva svolto irregolarmente.

E’ agli atti che Pisamo e Comune per questa mancanza assoluta di controlli e coordinamento espongono l’amministrazione pubblica a possibili contenziosi viste le azioni intraprese dalla società arrivata terza in graduatoria.

E’ agli atti che Bottone a nome di Pisamo ad ora continua invece a scaricare la responsabilità dei mancati controlli sul Comune, a conferma ancora una volta che questa procedura è stato tutto tranne che trasparente e lineare.

Siamo davanti ad una situazione sempre più imbarazzante per il sindaco Conti che non a caso su tutta la vicenda tace da mesi. La cosa ancor più grave delle recenti affermazioni di Bottone è che fa finta che tutto sia andato bene con il rischio concreto che simili situazioni si ripetano a danno ancora una volta dei cittadini e delle cittadine. Di fronte a questo ulteriore caso sarebbe proprio il caso che Bottone si dimettesse.

Se il sindaco Conti e l’avvocato Bottone credono di far ricadere sui cittadini le proprie inefficienze si sbagliano. Noi vigileremo con attenzione e intraprenderemo tutte le iniziative necessarie a tutela dell’interesse pubblico.

Francesco Auletta – Diritti in Comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile
Olivia Picchi – PD
Gabriele Amore – M5S

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