Chiudiamo le sedi di Forza Nuova

Un fatto vergognoso, inaccettabile, indegno di un paese civile.
Difficile definire in altri modi l’azione di Forza Nuova alla sede di Pontedera del PD. Come noto, Giovedì sera il gruppo di estrema destra ha lasciato davanti al portone un tricolore insanguinato e dei volantini con la scritta “Attenti! L’immigrazione uccide”, accompagnata dalla foto di Kabobo (il ghanese autore della strage al quartiere Niguarda di Milano). Apprendiamo dalla stampa che azioni analoghe sono state compiute nelle sedi PD di altre città, tra cui Pesaro, Pescara, Palermo, Bari e Roma.

Il segretario nazionale Roberto Fiore ha rivendicato queste vergognose intimidazioni, ribadendo la “radicale contrarietà di Forza Nuova a qualsiasi tipo di società multietnica”, e attaccando violentemente le proposte di introduzione del cosiddetto “ius soli” nelle norme sulla cittadinanza.

Il gruppo di estrema destra cerca così di soffiare sul fuoco della crisi, scaricando la rabbia sociale su un facile capro espiatorio, i migranti: l’operazione non è nuova, ma stavolta pare caratterizzarsi per una particolare brutalità. L’attacco intimidatorio ad un partito politico, l’esibizione di simboli violenti (il sangue sulla bandiera), la criminalizzazione di tutti gli immigrati, a partire dall’uso distorto e strumentale di un singolo fatto di cronaca: un mix di violenza, prepotenza e razzismo senza precedenti nel nostro territorio.

Gravissime sono poi le affermazioni relative allo ius soli: una norma di elementare civiltà, che consiste nel garantire la cittadinanza a chi è nato e cresciuto in Italia, viene presentata come attentato all’identità nazionale. Cosa ancor più grave, l’attacco allo ius soli è fatto minacciando famiglie e minori: ricordiamo che in questi giorni alcuni Comuni della Valdera consegneranno la cittadinanza onoraria ai figli nati in Italia da genitori stranieri, e che la stessa cerimonia era stata interrotta, qualche mese fa, da un blitz di Forza Nuova (i cui militanti si erano scagliati contro i bambini e i ragazzi presenti all’incontro).

Riteniamo che siano maturi i tempi per chiudere le sedi di Forza Nuova. Le idee, le opinioni, la libera manifestazione del pensiero devono essere pienamente garantite a tutti, nessuno escluso. Ma la violenza, l’intimidazione e la minaccia non hanno nulla a che fare con la libertà di parola: ne rappresentano, anzi, la negazione e la cancellazione.

La lista «Città in Comune» esprime piena solidarietà al Partito Democratico di Pontedera, e invita le forze politiche, le associazioni e le realtà della società civile a fare altrettanto. In questi anni, sconsiderate campagne politiche e di stampa hanno criminalizzato i migranti e legittimato l’equazione straniero = criminale. Si è assecondata l’idea di “colpa collettiva”, per cui un crimine compiuto da un immigrato è da ascrivere al suo gruppo nazionale e alla sua “etnia”, anziché alla responsabilità del singolo. E’ tempo di voltare pagina, se non vogliamo raccogliere i frutti avvelenati di questo clima.

Una città in comune

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