Chiuso l’inceneritore di Ospedaletto

sabato
5 maggio 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
V

L’IMPIANTO DEI RIFIUTI

Da alcune settimane bloccate le due linee: «Lavori di manutenzione». Ma c’è anche l’ipotesi di uno stop definitivo

PISA

Ma gli indizi sono diversi e portano direttamente sullo scenario anche l’ipotesi di una chiusura dell’impianto.

Le riflessioni sono in corso, riguardano gli altissimi costi di manutenzione e ripristino di un inceneritore vetusto e con una tecnologia degli anni Settanta. Valutazioni che si intrecciano con la discussione in atto sul piano regionale dei rifiuti e anche con l’aumento oltre la quota del 60% della raccolta differenziata in città.

Intanto, con l’inceneritore fuori uso, i rifiuti vengono trattati in impianti di biostabilizzazione (prima di essere portati in discarica) che si trovano a Massarosa, Massa, Peccioli e Rosignano. Sembrerebbe quasi una sperimentazione, tra possibilità pratiche e costi relativi, di cosa potrebbe succedere riguardo ai rifiuti del territorio in caso di chiusura del termovalorizzatore di Ospedaletto, un’eventualità sulla quale si è speso anche l’assessore Andrea Serfogli, candidato del centrosinistra alle amministrative, durante il suo recente incontro con i cittadini della zona («priorità della mia amministrazione – ha detto – saranno le tematiche legate alla salute, collegata alla chiusura dell’inceneritore)».

Il tema è caldo da mesi. Soprattutto da quando sono stati resi noti i risultati dell’indagine condotta, per conto del Comune, dell’Unità epidemiologica ambientale e registri di patologia dell’istituto di Fisiologia clinica del Cnr. In quella ricerca si evidenziano criticità da approfondire, soprattutto nell’area a ridosso dell’inceneritore di Ospedaletto, dove emergono “eccessi statistici” relativamente ad alcune gravi patologie. Pochi giorni dopo un documento votato in commissione consiliare, trasversalmente, per «avviare un percorso istruttorio finalizzato ad investire il consiglio comunale ed il sindaco, entro fine mandato, ad intraprendere tutte le iniziative necessarie presso l’Aio e Geofor per elaborare entro l’anno un piano di chiusura» dell’inceneritore. Obiettivo «fissare una data certa in cui l’impianto sarà definitivamente dismesso».

L’inceneritore di Ospedaletto è chiuso. Non è più in funzione. E da tempo. Praticamente già dall’inizio dell’anno era attivo solo al 50 per cento. La linea uno (in totale sono due) è fuori servizio dal primo gennaio. E dal 23 marzo scorso anche la seconda linea non è più funzionante. Sul sito di Geofor, la società di gestione della raccolta e smaltimento rifiuti sulo territorio, si trova la conferma delle date. Dall’azienda di Gello di Pontedera si specifica che l’impianto è fermo per importanti interventi di manutenzione in corso.

Da Palazzo Gambacorti, sede del Comune, fanno sapere che all’inizio della prossima settimana si terrà una conferenza con oggetto proprio l’inceneritore. Qualcosa bolle in pentola, al di là della fase di campagna elettorale. «Cosa sta succedendo al termovalorizzatore di Ospedaletto?», si chiedono i gruppi di Una città in comune, Rifondazione e Possibile. Forse tutte le risposte non sono ancora possibili.

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