Ciclabile di Via Contessa Matilde: la capitolazione della maggioranza

L’amministrazione del rigore e del rispetto delle regole si scioglie come neve al sole di fronte a qualche decina di auto e, in nome dell’intoccabile libertà delle quattro ruote di fermarsi dove preferiscono, svela tutta la sua ipocrisia: “non si dovrebbe fare ma…”.
Con buona pace del Codice della strada, della sicurezza dei ciclisti, dell’educazione civica delle studentesse e degli studenti.

Sembra incredibile, ma quella stessa maggioranza tutta protesa a mettere ordine in città fermando inesistenti “orde di barbari”, che strizza l’occhio alle ronde e che avrebbe consegnato gran parte della vigilanza dei luoghi pubblici in città a società private con la scusa di rafforzare il controllo e reprimere l’illegalità, proprio non riesce a far rispettare il divieto di sosta su trecento metri di pista ciclabile in via Contessa Matilde. Divieto disatteso non dalle orde di cui sopra ma da “innocui/e genitori e genitrici”.
E allora l’Assessora Bonanno, in Consiglio comunale, fa sua la nota del Comandante della Polizia Municipale in cui si dice che “la sosta dura solo 20-25 minuti”, giusto il tempo necessario per recuperare i figli all’uscita di scuola. Cioè la stessa istituzione chiamata a far rispettare le norme del Codice della Strada in qualche modo teorizza che se è solo per una mezz’oretta non è poi così grave e si può chiudere un occhio…ma stiamo scherzando?

Le alternative al parcheggio selvaggio esistono, infatti ci sono numerose aree di sosta nelle vicinanze: per esempio in via Piave (430 m), alla stazione di S. Rossore (490 m), in via Pietrasantina (700 m). Distanze che per chi frequenta l’Istituto tecnico Da Vinci non dovrebbero certo essere un problema.

E invece, ecco l’idea geniale del capogruppo di Fratelli d’Italia Nerini, in soccorso alla sua maggioranza ridotta all’impotenza: facciamo entrare le macchine dentro il piazzale della scuola. Una proposta a cui non si crederebbe,se non fosse registrata!
Ma davvero nel 2022, con il problema dello smog che attanaglia la città con frequenti sforamenti dei limiti di legge, e nel bel mezzo di uno sforzo epocale che tutta la società deve fare per convertirsi ad un sistema senza emissioni di gas serra, il capogruppo di una forza politica in Consiglio comunale propone di far transitare decine di auto nell’area di una scuola durante l’uscita dei ragazzi, esponendoli a rumore, pericolo e inquinamento?

La città, e il mondo intero, hanno bisogno di un cambio di passo, di un modo di pensare che sia all’altezza delle sfide che abbiamo davanti: dalle più semplici, come far rispettare il codice della strada su via Contessa Matilde, a quelle più complesse come far compiere alla nostra società la transizione ecologica che le consentirà di avere un futuro.

Questa amministrazione, ormai è fin troppo evidente, non ne è capace.

Una città in comune

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