Cobas: la Misericordia a rischio. LA DENUNCIA

TIRRENO PISA Pagina: V

Cobas: la Misericordia a rischio. LA DENUNCIA
La Confraternita schiacciata dai debiti «vicina alla liquidazione»

«Non solo manca un adeguato piano di rilancio della Misericordia di Pisa, ma appare sempre più imminente la messa in liquidazione della Confraternita schiacciata da debiti milionari».
Questa la sintesi di un’articolata denuncia dei Cobas, secondo i quali i vertici dell’associazione sarebbero «stati sfiduciati anche dai volontari».
La denuncia dei Cobas è l’ultimo capitolo di una vicenda che si trascina da tempo e vede a rischio una realtà storica perla città della Torre pendente. Secondo quanto appreso dal sindacato di base, ci sarebbero state «dimissioni nel Magistrato (l’organo di controllo e indirizzo della Misericordia, ndr) causati dall’assenza di un piano di risanamento e di sviluppo e il volontariato doveva essere la base su cui rilanciare attività che invece sono stagnanti».
«I lavori di manutenzione del cimitero – concludono i Cobas – sono fermi e di conseguenza anche gli incassi, l’immobile del Cep è invenduto e inutilizzato, né sono stati conclusi contratti di affitto anche di fronte a concrete manifestazioni d’interesse per parte dei locali della sede; il bar ha chiuso i battenti e le due addette sono a casa senza stipendio; il numero dei onoranze funebri è ancora, e inspiegabilmente, al di sotto delle previsioni».
«Tutto questo – concludono i Cobas – mentre Misericordia Toscana è assente in un clima di crescente sfiducia verso il Magistrato da parte dei soci, dei volontari e dei pochi dipendenti rimasti che chiedono da mesi risposte senza averle».

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