Come è andata la raccolta dei rifiuti a Pisa? Un bilancio per il 2013, dati alla mano

Alcuni giorni or sono Geofor ha reso noti I dati relativi alla produzione e alla raccolta dei rifiuti nei Comuni serviti.
PaginaQ ne ha pubblicato un breve sunto a questo link (*)
Dati che non destano sorprese, purtroppo, per il nostro Comune, ma sui quali vale la pena soffermarsi un attimo, e che confermano, se mai ce ne fosse bisogno, che le scelte del Comune riguardo alle modalità di raccolta dei rifiuti a Pisa non sono adeguate non solo a soddisfare I principi di una corretta gestione ambientale, ma neanche a garantire i requisiti minimi previsti dalla legge.

Vediamo:

Nei comuni serviti da Geofor, la raccolta differenziata va al 51,16%, aumentanto leggermente rispetto al 2012 (48,9%). Diversi Comuni, in particolare quelli passati al Porta a Porta, hanno visto aumentare parecchio la loro raccolta differenziata, sia in assoluto che percentuale. 8 Comuni (tutti con la raccolta “porta a porta”), tra i quali quelli della “cintura pisana” (San Giuliano Terme, Calci, Vecchiano, Vicopisano)  superano abbondantemente il 65% richiesto dalla legge e, chi piu’ chi meno,  si avvicinano all’80%.  Anche Cascina presto si unirà a questi: passata al porta a porta nella seconda metà del 2013, vede la raccolta differenziata di dicembre al 67%, con un andamento in forte crescita dall’inizio della raccolta porta a porta.
E’ utile notare che nei Comuni con il porta a porta la produzione pro-capite si aggira tra i 400 e i 500 kg/abitante/anno, piu’ bassa della media regionale e nazionale. Pisa invece resta al palo: produzione procapite piu’ alta di tutti i Comuni “geofor” (752 kg/ab/anno), e più alta della già alta media regionale, raccolta differenziata in calo: dal 40,13% al 38% (dal sito internet di Geofor), con un aumento assoluto dei rifiuti raccolti in modo indifferenziato (da 44.161 a 44.515 tonnellate). I pisani continueranno quindi a pagare l’ “ecotassa”. Da notare (sempre sul sito Geofor) il calo della raccolta differenziata nei mesi estivi (in assoluto e in percentuale), mentre invece il massimo della produzione assoluta di rifiuti si ha in luglio: segno forse della difficoltà di mettere a disposizione dei turisti gli strumenti e le informazioni adeguate per la raccolta differenziata.

Pochi numeri per mostrare quanto l’amministrazione comunale, in perfetta continuità col passato, continui a non attuare alcuna azione incisiva né per diminuire la produzione dei rifiuti né per aumentare la raccolta differenziata. I numeri lo dimostrano ormai inconfutabilmente anche nella nostra provincia: solo col porta a porta la raccolta differenziata decolla e la produzione totale di rifiuti diminuisce. Il Comune di Pisa invece investe ingenti risorse in misure che non hanno portato e non porteranno alcun miglioramento nella gestione dei rifiuti (ad es l’ecobonus e le stazioni mobili, ma prevediamo una sorte analoga per i cassonetti interrati), mentre continua a non voler attuare in tempi rapidi e in modo capillare in città la raccolta porta a porta.
Come mai lo sappiamo, lo abbiamo denunciato più volte e lo diciamo ancora: Geofor Patrimonio, a maggioranza del Comune di Pisa, possiede l’inceneritore che quindi non può essere spento, a discapito dell’ambiente, della salute e delle tasche dei cittadini.

Silvia Giamberini, Una Città in Comune.

(*) Altri dati, Comune per Comune, si possono scaricare direttamente dal sito internet di Geofor: http://www.geofor.it/index.php?id=305

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