Come può un sindaco rappresentare i cittadini e le cittadine quando ne dimentica una parte?

Il 17 maggio è stata la giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la trasfobia.
Una giornata riconosciuta dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite che si celebra dal 2004 e che ha l’obiettivo di promuovere e coordinare eventi internazionali disensibilizzazione e prevenzione per contrastare di questi fenomeni.

In tempi di Covid19, nell’impossibilità di organizzare iniziative pubbliche non sono mancate a tutti livelli modi diversi per celebrare la giornata: dalle dichiarazioni pubbliche sui social di Sindaci, consiglieri, parlamentari, all’adesione di campagne sempre social, all’esposizione delle bandiere rainbow fino ad arrivare alla dichiarazione del Presidente della Repubblica SergioMattarella.

In tutto questo è mancata la voce del Sindaco di Pisa, un consueto silenzio ormai sempre più assordante che il Sindaco adotta quando si parla di diritti, di pari opportunità, di libertà. Lo stesso silenzio tenuto l’anno scorso e che ha visto la mancata concessione del patrocinio del Comune al Toscana Pride svoltosi a Pisa. Un silenzio compensato da quelle 20000 persone in città, un silenzio compensato da tutti e tutte coloro che invece sui diritti non fanno mancare forte la propria voce.

Abbiamo aspettato, sperando che arrivasse un segnale, una dichiarazione. Attesa vana che purtroppo non ci stupisce e che ci fa dire oggi ancor più convintamente quanto sia importante non abbassare la guardia sui diritti civili affinché la libertà di ognuno e ognuna di essere e vivere come vuole non possa mai cessare ma anzi venga portata avanti con forza e determinazione. Anche oggi rilanciamo il valore e il significato di questa giornata per i diritti e la libertà, perché non è consentito a nessuno, e più che mai ad un’istituzione permettersi di dimenticarsi di qualcuno.

Ciccio Auletta
Olivia Picchi
Gabriele Amore

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