Comunicato sul piano strutturale dei capigruppo di minoranza

Il consiglio comunale di Pisa avrà un primato: l’unico che decide di ritornare a svolgersi da casa al fine di non mandare sotto e far cadere la maggioranza.
Un diktat arrivato direttamente dal sindaco leghista Conti che, per paura di non avere più i numeri in consiglio, fa trovare ogni escamotage per farlo da casa, magari a telecamere spente.

In questi giorni infatti 10 consiglieri, quasi tutti della Lega, hanno prodotto autocertificazioni per malattia o lavoro. Alcuni di questi, poi, si sono anche fotografare sui social ad eventi pubblici e cene come se la malattia fosse a chiamata. In capigruppo lo stesso Presidente ha affermato che 4 giustificazioni potevano essere messe in discussione perchè forse non del tutto afferenti al regolamento.

Alla luce di tutto ciò avevamo chiesto che si verificassero le autodichiarazioni e che si permettesse un collegamento da remoto solamente a coloro che effettivamente ne avessero diritto. Il Presidente e la Lega invece hanno tirato dritto confermando la modalità da remoto, a prescindere dal numero, sostenendo addirittura che il servizio che paghiamo, con i soldi dei cittadini, non potrebbe reggere adeguatamente sei persone collegate da remoto.

Una farsa davanti alla città!
Ovviamente il Piano strutturale è uno degli atti più importanti e questa violazione palese del procedimento lo rende illegittimo e come tale lo espone a ricorsi al TAR che comprometterebbe la validità del tutto.

Abbiamo inviato al Prefetto e alle autorità competenti la richiesta di annullamento di tale scelta e chiesto una verifica puntuale di quanto dichiarato da ogni consigliere che ha prodotto una autocertificazione per fare il consiglio da casa o dal proprio lavoro (magari dietro a qualche scadenza).

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