Conferenza stampa a Pisa sulle sorti del porto di Livorno

REPUBBLICA FIRENZE Pagina: I-VII

Conferenza stampa a Pisa sulle sorti del porto di Livorno

1 GRILLINI uniscono Pisa e Livorno nella battaglia sul porto. Il sindaco Filippo Nogarin ieri ha tenuto una conferenza stampanellacittà”nemica”, specificando: «Percarità non ci schieriamo certo contro lo sviluppo del porto. Livorno vive una crisi economica e occupazionale terribile, figuriamoci se vogliamo a priori impedire lacostruzione di una nuova darsena. Ma non diremo mai sì alla cieca». L’M5S non dice ufficialmente di no, ma neanche di sì. Così l’amministrazione non approva la variante anticipatrice che è la condizione necessaria perché il nuovo piano prenda il via.

Pisa e Livorno unite. Nessuno lo avrebbe mai detto. Il miracolo lo fanno i grillini, sul porto di Livorno. Non contro la costruzione della nuova piattaforma Europa per accogliere le grandi navi da 10 mila container che tra poco saranno le uniche a solcare il Mediterraneo, giurano i Cinque Stelle. Ma per discuterne. E in attesa dei «necessari approfondimenti», fermarla. Uri unitàgrillina.Ese la maggioranza del Comune che facapo al Pd nonci sta, il sindaco M5S di Livorno Filippo Nogarin si è spostato ieri a Pisa in cerca di un alleato. Per parlare in una conferenza stampa, presso la sede M5S pisana, dei fatti di Livorno.
La premessa di Nogarin: «Non ci schieriamo contro lo sviluppo del porto. Livorno vive una crisi economica e occupazionale terribile». Poi, aggiunge: «Però non diremo mai sì alla cieca, senza approfondimenti sulla nuova piattaforma progettata. Sono venti anni che si parla del nuovo piano regolatore del porto. Non vedo ora la necessità di tanta fretta».
Si ribella il governatore Rossi. «Venti anni che se ne parla e intanto gli altri fanno. Questo è uno degli atteggiamenti che condannano la Toscana a perdere contemporaneità. È la “toscanina” anti moderna che puntualmente riemerge, quella per cui nei loro bellissimi quadri i macchiaioli ritraevano stupendi paesaggi con le vacche di Coltano e contemporaneamente gli impressionisti parigini dipingevano la metropolitana». E anche una questione di amore: «Chiunque giudichi con animo sereno e non attraverso l’ideologia e ami Livorno capisce l’importanza di una darsena senza la quale il porto diventerebbe marginale nel Mediterraneo». Rossi rovescia la questione: «Invito il sindaco a battersiper losviluppo del porto comesto facendo io e a produrre al più presto gli atti necessari con i quali avremo anche più forza nel contrattare con il governo l’accordo di programma per lo sviluppo di Livorno». E dire che Nogarin dal governo vuole andare invece a presentare le sue perplessità sulla piattaforma.
La piattaforma Europa è un rettangolone che, partendo dall’attuale darsena Toscana per navi più piccole, si allunga per due chilometri verso il largo. Senza la piattaforma, secondo alcune previsioni, il porto di Livorno potrebbe sparire in confronto agli altri che si stanno attrezzando per le navi grandi. Ma Nogarin dice: «E importante l’infrastruttura ma lo è altrettanto studiarne bene l’impatto ambientale e finanziario, perché perorasisaquanto costa ma non chi garantirà i finanziamenti. Né se ne conoscono l’impatto sulla costa pisana e i veri effetti economici e occupazionali. Così, io non mi prendo la responsabilità». La possibile erosione del coste pisane, sottolineata anche dalla consigliera grillina pisana, Valeria Antoni, sta sul piatto dell’alleanza con Pisa. «Al di là delle differenze politiche mi aspetto dal sindaco Marco Filippeschi lealtà e collaborazione per fare tutti gli approfondimenti necessari», conclude Nogarin.
Ma il Pd non ci sta. «E strano che il sindaco di Livorno venga a Pisa per parlarci del piano regolatore del suo porto, mettendoci in guardia sui pericoli che comporterebbe per la costa pisana», reagisce l’assessore comunale all’urbanistica, Ylenia Zambito. Che precisa: «La crescita del porto livornese ci appare positiva per tuttalaToscana. Sarà nostro interesse vigilare perché non si producano danni alla costa pisana: ma ce lo diranno i tecnici, non i politici».
Antoni aveva rivendicato il parere negativo espresso l’anno scorso sul piano livornese dal dirigente dell’urbanistica pisano, Dario Franchini. L’amministrazione smentisce: «E solo una lettera con cui Franchini chiede un approfondimento sulla costa».
Esterrefatta l’Autorità portuale. I grillini parlano di 1,2 miliardi di spesa. Smentisce il segretario, Massimo Provinciali: «Questa è la previsione di tutto il piano regolatore. La piattaforma costa 640 milioni: 170 a testa già stanziati dalla Regioneedanoi, altri 1701istiamo definendo con il governo, il resto sarà a carico dei privati mediante project. Poi ci sono 220 milioni delle Ferrovie per i collegamenti su rotaia». Precisa il presidente, Giuliano Gallanti: «Il piano regolatore è già approvato dalla precedente amministrazione. Nogarin deve solo approfondire la variante per accordarlo al proprio piano urbanistico».

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