Conti e la destra salgono sul carro dei condoni: migliaia di euro non verranno incassati.

E’ intenzione della giunta comunale guidata da Conti di approvare nella seduta di domani del consiglio comunale un regolamento per la rottamazione delle cartelle  esattoriali relative a ICI/IMU, TARI e contravvenzioni al codice stradale.

Il Comune di Pisa si avvarrebbe di quanto previsto dal decreto legge 34/2019, tra l’altro non ancora convertito definitivamente in legge dello stato. In linea con il DL verrebbero cancellati gli interessi maturati con una riduzione sostanziale delle cifre dovute al Comune. Si determinerebbe così una riduzione consistente di entrate: 678 mila euro su un totale di 2 milioni e 133 mila euro di totale riscuotibile, cioè il 35% di ciò che il Comune di Pisa deve ancora riscuotere nel periodo 2000-2017

I condoni, anche se parziali, introducono sempre disparità tra i cittadini legittimando di fatto la possibilità per alcuni di praticare in maniera consolidata i fenomeni illegali e antisociali dell’evasione e dell’elusione fiscale. Provvedimenti di questo tipo non sono nemmeno giustificabili a fronte delle difficoltà economiche sia di singoli cittadini che di imprese.

La responsabilità sociale anche di  un’amministrazione comunale nei confronti delle difficoltò economiche non può e non deve trovare scorciatoie, come il provvedimento in fase di approvazione, che introducono elementi di privilegio discriminando tra cittadini onesti e responsabili e i soliti furbetti da commedia all’italiana.

Se le intenzioni del Comune fossero state quelle di intervenire su situazioni emergenziali allora altri provvedimenti si sarebbero dovuti proporre al consiglio comunale a partire dal sostegno economico diretto,
dall’istituzione di un fondo sociale, fino alla riduzione delle tassazioni perequandole, appunto sulla base di oggettivi accertamenti del reale stato di necessità. Invece l’amministrazione ha prodotto
soltanto una sterile lista di numeri senza fornire, nonostante fosse stato ripetutamente richiesto nelle commissioni consiliari competenti, informazioni dettagliate e specifiche che consentissero di valutare attentamente i destinatari del provvedimento. In assenza di queste informazioni è legittimo pensare che siamo ancora una volta innanzi all’ennesima iniziativa a favore di pochi e magari facoltosi “cittadini”.

D’altra parte questo sospetto è confortato dall’assenza totale da parte della giunta Conti di provvedimenti mirati al contrasto dell’evasione e dell’elusione. Speriamo di essere smentiti, altrimenti quella che il governo nazionale e l’amministrazione comunale propagandano come misura anticiclica e popolare si tradurrebbe di fatto nell’esatto contrario, con l’effetto di favorire ulteriormente la sperequazione dei redditi,
tra i principali motivi del declino economico del paese.
Siamo assolutamente contrari a questa iniziativa e proporremo nuovamente in consiglio comunale, in coerenza col nostro programma di mandato, un pacchetto di misure che, da un lato, contrastino l’evasione e l’elusione fiscale e, dall’altro, realizzino una tassazione più equa, improntata a quel principio di progressività sancito nella nostra Costituzione  secondo cui chi più ha più deve pagare.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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