Crollo a Sant’Ermete: servono risposte urgenti e vanno tutelati sicurezza e diritti degli inquilini

Si è svolta martedì 7 novembre l’audizione in Seconda Commissione di controllo e garanzia di Apes, richiesta anche da noi tramite un argomento depositato negli scorsi giorni, sul crollo dell’intonaco di un intero lato del nuovo edificio di case popolari nel quartiere di Sant’Ermete, che era stato inaugurato nel febbraio del 2022, dopo 4 anni di cantiere. Un cantiere concluso con 679 giorni aggiuntivi rispetto a quanto previsto dal contratto, che ha visto ben 6 varianti per cui il costo è passato dai 2 milioni e 900 mila euro previsto da importo contrattuale a 3 milioni e 700 mila euro.

Non siamo per nulla soddisfatti della risposte che abbiamo ricevuto dai vertici di Apes. Ad oggi è stato dato l’incarico ad una ditta per il rifacimento della facciata crollata per un importo di 38 mila euro ma non c’è una data rispetto all’inizio dei lavori che sono, invece, assolutamente urgenti. Questo è collegato alla causa legale che Apes ha aperto nei confronti della Proter, la ditta che ha realizzato i lavori. Per noi la priorità sono gli inquilini, i loro diritti e la loro sicurezza per questo, come abbiamo già detto, ribadiamo che questi lavori devono partire subito.

Per quanto riguarda le verifiche definitive sugli altri lati dell’edificio Apes è in procinto di dare degli incarichi a dei professionisti ma ad oggi anche su questo non ci sono dei tempi su quando le verifiche saranno concluse e se quindi saranno necessari o meno interventi anche su queste porzioni dell’edificio.

Abbiamo chiesto quali siano quindi le possibili cause del crollo, ci è stato risposto che ad oggi non lo sanno ancora. Abbiamo più volte evidenziato i problemi che gli inquilini hanno denunciato sin da quando sono entrati nei nuovi appartamenti, e che non hanno trovato soluzione, e non abbiamo ricevute risposte. La Commissione si è aggiornata così a martedì prossimo.

Ribadiamo che il Comune ed Apes devono fare chiarezza su quanto accaduto e vanno accertate tutte le responsabilità, comprese eventualmente quelle pubbliche.

Serve una verifica puntuale su come sono stati fatti i controlli su questo edificio visto quello a cui gli abitanti di Sant’Ermete hanno dovuto assistere e che fortunatamente non ha avuto effetti tragici sulle persone.

Il caso di Sant’Ermete non è un caso isolato, lo abbiamo denunciato più volte: le case popolari sono case del Comune o case di nessuno?

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