«Dialogo con chi non ci vuole». L’imam: «Dispiace che si raccolgano firme contro la nuova moschea. E diciamo no alla violenza Isis»

TIRRENO PISA Pagina: VI

«Dialogo con chi non ci vuole»
L’imam: «Dispiace che si raccolgano firme contro la nuova moschea. E diciamo no alla violenza Isis»

di Sharon Braithwaite / PISA

«Mi dispiace che ci sia qualcuno che raccoglie firme contro la costruzione di una moschea. A Pisa c’è già una moschea, cioè la sala in via delle Belle Donne. Si tratta semplicemente di spostare la sede del luogo di preghiera in un posto più degno per la comunità islamica e la città intera». Queste le parole di Izzedin Elzir, imam di Firenze e presidente dell’UCOII (Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia) che, in occasione della XIII giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico, ha commentato la petizione promossa da Forza Italia contro la costruzione della moschea a Porta a Lucca.
Più di mille persone hanno giàfirmato tale petizione. Forza Italia ha convocato per sabato 22 ore 16 una conferenza stampa all’Hotel la Pace, per presentare il comitato “No moschea” e il quesito referendario comunale. Oltre ai promotori del comitato, vi parteciperanno Daniela Santanchè, protagonista di un simile incontro a fine ottobre, e Monica Faenzi. L’altro giorno alla stazione Leopolda l’imam di Firenze ha partecipato a un incontro, promosso dal gruppo di impegno ecumenico di Pisa e la comunità islamica pisana, sui temi di accoglienza reciproca e riconciliazione. Sono intervenuti anche il sindaco Marco Filippeschi, Claudio Monge, teologo delle religioni e responsabile del centro per il dialogo interreligioso dei Domenicani di Istanbul; Daniele Bouchard, pastore della chiesa valdese di Pisa; Roberto Filippini, rettore del seminario di Pisa e cappellano del carcere don Bosco, delegato della diocesi di Pisa per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.
«La paura è legittima se non si conosce il diverso, l’altro. Il problema è l’uso politico che si fa di questa paura- ha aggiunto Izzedin Elzir -. Come musulmani abbiamo il dovere di farci conoscere dai nostri concittadini non musulmani. In questo senso ringrazio la comunità islamica di Pisa, che è attiva in questo senso. Mi dispiace vedere politici che invece di salvaguardare la Costituzione, lavorano contro di essa. L’articolo 8 tutela la libertà religiosa. Una maggioranza non può eliminare i diritti di una minoranza. Certi politici dimenticano di vivere in una società multietnica».
«La paura è legittima, ma la si sconfigge incontrando le persone» ha detto Daniele Bouchard. Che ha ricevuto il plauso dell’imam quando ha aggiunto: «Chi ha firmato questa petizione venga a incontrare la comunità islamica, si confronti con le proprie paure. Nel Corano si legge: “abbiate misericordia verso gli abitanti della Terra e Dio avrà misericordia per voi. Dio ha creato Adamo e Eva da un’unica anima”. Gli sbagli che commettiamo sono nostri, non delle religioni. L’Isis fa sventolare una bandiera di cui sono orgoglioso. Ma certamente non sono orgoglioso di loro. Sono come i mafiosi che portano con sé la Bibbia. Noi non accettiamo gli atti di violenza che commettono».
Secondo l’attuale progetto (nella foto), la moschea dovrebbe sorgere a Porta a Lucca, tra via del Brenneroeviachiarugi. II terreno è stato acquistato dalla comunitàislamicadi Pisa, in seguito alla variante urbanistica che nel l’aprile 2013 convertì la destinazione d’uso di tale area da residenziale privato a luogo di culto. I I progetto mira, come si legge nella relazione tecnica, ad «un’immagine dell’edificio che esprima il concetto di un luogo aperto a tutti, il cui scopo è di permettere di esercitare le funzioni religiose e di promuovere l’incontro delle persone e delle idee, lo scambio e l’apprendimento». I materiali e le soluzioni tecnologiche che saranno adottate nella costruzione dell’edificio «si basano su scelte di fondo orientate alla sostenibi lità e al comportamento passivo dell’edificio in termini architettonici ed impiantistici. Dal punto di vista dell’architettura sostenibile verranno utilizzate strategie bioclimatiche, fonti rinnovabili, materiali a basso impatto ambientale». L’immobile sarà caratterizzato da unacupolae dal minareto. (s.b.)

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