Difendiamo il servizio ambulanza, contrastiamo il caro bollette, rifinanziamo la sanità pubblica

Il servizio ambulanza è indispensabile per garantire a tutte e tutti il diritto alla salute, attraverso un rapido accesso alle cure. Il servizio in Toscana si regge da anni sul lavoro di volontari e sui rimborsi pubblici: è un sistema a lungo andare insostenibile, nonostante il prezioso contributo di associazioni come la Pubblica assistenza, perché si affida al volontariato per far fronte ai feroci tagli che i governi nazionali di centro-destra e di centro-sinistra, così come il governo regionale, hanno imposto e continuano a imporre alla sanità pubblica.

Sulla fragilità del sistema si sta adesso abbattendo il caro bollette. Il risultato è che il servizio notturno delle ambulanze è stato già sospeso da un mese e che i costi per l’utenza aumenteranno. Inoltre, senza un cambio radicale, le associazioni socio-sanitarie di volontariato rischiano di fallire e licenziare centinaia di persone.

Siamo indignati del fatto che l’Azienda Sanitaria Locale e la Regione Toscana non intervengano, in questa fase eccezionale, per sostenere il servizio ambulanza: i rimborsi sono largamente insufficienti, essendo stati calcolati ormai più di dieci anni fa; e nulla si fa per contrastare realmente il caro bollette, che colpisce tante famiglie ma rischia di strangolare il tessuto associativo.

Unione Popolare è in campo per difendere e rilanciare la sanità pubblica in tutti i suoi aspetti, a partire dal servizio ambulanza, attraverso un consistente rifinanziamento e un adeguato piano di assunzioni. Nell’immediato, è necessario che ASL e Regione ricalcolino i rimborsi per i trasporti sanitari, in modo da ripristinare i servizi tagliati e tenere il costo per l’utenza più basso possibile. In prospettiva, serve una riforma generale del servizio, in cui il volontariato sia valorizzato ma non sia il modo con cui far fronte ai tagli.

Se non vogliamo che il paese intero si fermi, il caro carburante va contrastato con misure concrete e radicali: occorre sottrarre il settore energetico alle speculazioni e alla fame di profitti dei privati. Per questo vogliamo vietare la compravendita di prodotti speculativi sull’energia e su altri beni fondamentali, esigiamo che le grandi società energetiche versino allo Stato almeno il 90% degli extraprofitti miliardari fatti in questi mesi, e ci battiamo affinché l’intero settore energetico torni sotto una gestione interamente pubblica, finalizzata al bene pubblico.

Federico Oliveri, candidato Unione Popolare, Camera
Giovanni Bruno, candidato Unione Popolare, Senato
Ciccio Auletta, capogruppo Diritti in Comune

Condividi questo articolo

Lascia un commento