Diffida al Sindaco e alla Giunta a non approvare atti discriminatori contro la realizzazione della moschea in città

Questa mattina ho inviato una formale diffida al Sindaco di Pisa, agli Assessori e alle Assessore, al Segretario Generale e al Dirigente all’urbanistica del Comune ad adottare atti discriminatori e, per tali, illegittimi ed illeciti con riferimento all’atto di indirizzo che la giunta sta preparando per poi procedere all’avvio dell’iter di una variante urbanistica sull’area dove dovrà sorgere la moschea, con l’intento dichiarato ripetutamente di impedirne cosi la realizzazione.

 

Questo strumento urbanistico è stato pensato dal legislatore come strumento che deve rispondere a un interesse pubblico generale cosi come tutti gli atti del Consiglio Comunale. In questo caso, invece, siamo a un uso palesemente distorto dello strumento urbanistico per cui si vuole procedere alla approvazione di una variante non in nome di un interesse pubblico, ma al fine di discriminare un particolare credo religioso negando l’accesso al corrispettivo luogo di culto, la cui costruzione è appunto prevista in quell’area, a completamento di un regolare iter amministrativo.

 

Ho invitato pertanto la Giunta a non procedere ad alcun atto che vada in questa direzione, dal momento che ciò configurerebbe un atto discriminatorio e quindi non solo politicamente ed eticamente condannabile, ma anche amministrativamente perseguibile e suscettibile di impugnazione di fronte all’autorità giudiziaria.

 

Ho chiesto cosi al Sindaco e alla Giunta di smentire pubblicamente questa ipotesi confermando la volontà di concludere l’iter autorizzativo per l’avvio dei lavori di costruzione della moschea, nel rispetto della normativa vigente, della Costituzione Italiana sulla quale lo steso Sindaco e i suoi Assessori hanno appena giurato all’atto dell’insediamento, della Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo e della Carta di Nizza, che garantiscono la libertà di culto, nonché, infine, dei trattati costitutivi dell’Unione Europea cui l’Italia è tenuta a attenersi.

 

Ciccio Auletta consigliere comunale Diritti in comune: Una città in comune, Rifondazione Comunista, Pisa Possibile

 

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