Dignità è il permesso di soggiorno. Manifestazione degli immigrati davanti alla prefettura: “Troppa burocrazia”

TIRRENO PISA Pagina: V

Dignità è il permesso di soggiorno. Manifestazione degli immigrati davanti alla prefettura: “Troppa burocrazia”

«Il permesso di soggiorno è dignità», urlano mentre sventolano le bandiere del Paese africano dal quale provengono, il Senegal, e sorreggono cartelli con scritto «Anche io sono clandestino».
Il permesso di soggiorno è soprattutto un documento vitale per gli oltre duecento migranti (e per i tanti altri che vivono sul nostro territorio), che ieri mattina si sono riuniti in presidio sotto il palazzo della prefettura per denunciare e contestare le difficoltà riscontrate per ottenere il rinnovo dei permessi di soggiorno. «Per le lungaggini burocrati che stiamo perdendo il permesso di soggiorno – sottolinea Endiaye Babacar, rappresentante della comunità senegalese di Pisa – e senza non possiamo lavorare, né avere la residenza». A finire sotto accusa sono i tempi (fino ad un anno), i criteri e i documenti richiesti dalla questura di Pisa, «tra i quali i Cud di cinque o sei anni fa», spiega Sergio Bontempelli dell’ associazione Africa Insieme. «La legge – prosegue – non prevede la presentazione dei redditi pregressi: chiediamo quindi di applicare semplicemente la legge». I manifestanti hanno ottenuto anche un incontro in prefettura. Un rappresentante di Palazzo Medici ha ricevuto una delegazione di Africa Insieme e di Unità Migranti, oltre ai rappresentanti delle comunità senegalese e bengalese e un dirigente dell’ufficio immigrazione della questura di Pisa. «È stato un incontro preliminare – conclude Sergio Bontempelli, tra gli organizzatori della manifestazione -, ma abbiamo verificato una disponibilità a risolvere il problema».

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