Diritto all’abitare: servono interventi urgenti e risorse straordinarie da parte del Comune

La diffusione nel paese del Covid-19 sta provocando un’emergenza sanitaria senza precedenti, ma anche un’emergenza sociale che ogni giorno diventa sempre più ampia e che colpisce soprattutto chi è più vulnerabile: chi non ha un lavoro, ha un lavoro precario o rischia di perderlo a causa della quarantena; ma soprattutto chi non ha una casa o rischia di perderla. Per chi è a rischio sfratto, il giusto appello a stare a casa può diventare impossibile da rispettare. In questa situazione, la prima cosa che lo Stato, le Regioni e i Comuni devono garantire è il sicuro e doveroso diritto all’abitazione.

A seguito di una forte mobilitazione, il Governo ha deciso la sospensione degli sfratti fino al 30 giugno: un risultato importante, ma non sufficiente. Occorre anche evitare che centinaia di famiglie in locazione cadano nei prossimi mesi nel baratro dello sfratto per morosità, a causa di una inevitabile riduzione dei loro redditi.

Per questo chiediamo con forza all’Amministrazione Comunale di incrementare il fondo comunale per contributi affitto, di procedere immediatamente al pagamento dei contributi affitto agli aventi diritto del 2019 e di riammettere d’Ufficio all’erogazione del contributo gli esclusi a causa della mancata documentazione su eventuali proprietà all’estero, requisito considerato illegittimo da recenti sentenze della Corte Costituzionale.

E’ necessario, inoltre, che l’Amministrazione Comunale apra in tempi rapidi un tavolo di confronto con i sindacati degli inquilini e con Apes, per definire un piano di sostegno economico e sociale a tutti i beneficiari di alloggi popolari che, a causa dell’emergenza derivata da Covid-19 non riescono e non riusciranno, prevedibilmente sino alla fine della crisi, ad avere un reddito sufficiente al mantenimento della famiglia e al pagamento del canone. Si tratta di una situazione di estrema urgenza che, col passare delle settimane, potrebbe diventare esplosiva.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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