Due milioni di euro per i rom

NAZIONE PISA Pagina: 9

Due milioni di euro per i rom

DUE milioni di euro dal 2010 al 2013 sono stati spesi dalla Società della Salute pisana per i rom del territorio in servizi di accompagnamento dei nuclei familiari, scolarizzazione e assistenza minori, rimpatri e intermediazione. Cifre presentategiovedì dall’assessore al sociale Sandra Capuzzi (nella foto) in risposta all’interrogazione del consigliere di Forza Italia Gino Logli che, ora, si riserva di continuare l’operazione di trasparenza e di indagine sui contributi pubblici destinati ai rom e sulle spese sostenute dal Comune di Pisa.
CONTINUA frattanto la linea dura del «Movimento di azione civica» di Putignano, il quartiere alla periferia di Pisa stritolato dall’emergenza rom che tiene alto il livello di guardia dei residenti. «Noi del movimento di azione civica di Putignano – scrivono gli associati in un comunicato – credevamo che chi si definisce ancora paladino dei diritti del popolo difendesse la classe operaia, i lavoratori e chi il lavoro l’ha perso, la gente onesta, che con fatica conduce una vita dignitosa, che paga le tasse, che mette i propri figli prima di tutto e li manda ordinati e puliti a scuola, spendendo tanto in tasse e libri». «Pensavamo – continua il comitato – che questi politici si facessero carico di quelle persone che vivono in case fatiscenti, al freddo, perché non ce la fanno a pagare il riscaldamento. Per loro luce e acqua non sono gratuite e una casa popolare la chiedono da anni senza ottenerla. Credevamo che si comprendesse la situazione di quartieri dove persone oneste, a volte indifese e sole, non si sentono più sicure a causa di una presenza troppo massiccia di rom, nonostante che la legge regionale ne disciplini il numero. I furti sono continui, case svaligiate nei giorni di Natale, macchine danneggiate, sporcizia ovunque». «Prima Putignano – continua la voce arrabbiata dei residenti – non era così. Capiamo invece che chi vive nella sua torre eburnea, con il lauto stipendio di eurodeputata (il riferimento è alle parole di Barbara Spinelli, che nei giorni passati ha criticato gli sgomberi dei rom abusivi operati dal Comune, nda), sia insensibile a questo grido di dolore e non si renda conto di quale trauma rimanga in chi ha visto la propria casa violata e i ricordi di una vita portati via. Milioni sono stati spesi dal Comune per l’integrazione dei rom, con fondi propri, europei e regionali, ma i progetti sono andati per lo più falliti e ogni volta che viene sgomberato un insediamento vi si trovano chili di rame e oggetti d’oro rubati. Per non dire di come vengono trattati bambini e donne, spesso vendute al miglior offerente contro la loro volontà. Se chi invoca il non sgombero intende proteggere questa “cultura” riteniamo che non abbia compreso la differenza tra integrazione e illegalità e ci stupisce che l’esigenza di cittadini che vogliono vivere in sicurezza sia scambiata per razzismo».

Condividi questo articolo

Lascia un commento