E’ sicura la camera di sicurezza della Sesta Porta?

Dopo il sopralluogo alla caserma della Polizia Municipale all’interno della Sesta Porta abbiamo presentato subito un’istanza alla Asl, depositata questa mattina, perché vengano fatti immediatamente tutti i controlli del caso per verificare le modalità con cui è stata realizzata la camera di sicurezza all’interno della caserma.

Venerdì 23 gennaio in occasione del sopralluogo organizzato dalla seconda commissione di controllo e garanzia, abbiamo potuto constatare evidenti problemi di interferenze fra funzioni: infatti l’accesso alla stanza da cui si arriva alla camera di sicurezza avviene tramite un corridoio utilizzato sia dagli agenti per condurre eventuali fermati all’interno della camera di sicurezza stessa, sia da cittadini che si recano presso gli uffici della Polizia Municipale.

Inoltre per avere accesso alla porta blindata attraverso la quale si entra nella camera di sicurezza c’è uno stretto passaggio tra una scrivania ad uso ufficio ed altro mobilio.

Dentro la camera è presente un bagno nel quale si trova uno scaldabagno con un filo pendente della corrente elettrica, nonché un lavandino, un termosifone e un bagno alla turca. Dagli agenti presenti abbiamo appreso che la stanza ad oggi non viene utilizzata in quanto ritengono rischioso trattenere una persona all’interno della struttura, data la presenza di oggetti, come ad esempio il filo della corrente, con cui il fermato potrebbe ferirsi accidentalmente o volutamente.

Alla luce di questa situazione abbiamo inviato una segnalazione alla Asl chiedendo di verificare  con urgenza se la camera di sicurezza risponde ai requisiti previsti dalla legge e se è a norma o meno e quindi se è possibile per il personale  della Polizia Municipale utilizzarla o meno.

Da sempre siamo e restiamo contrati alla presenza di questa struttura all’interno della sede della Polizia Municipale, anche alla luce del dibattito che proprio sulle camere di sicurezza si è aperto in tutta Italia , specie in merito al rispetto di norme e garanzie che questi luoghi di detenzione assicurano a chi è sottoposto a restrizioni della libertà.

Quindi se da un lato chiediamo alla Asl di fare tutte le verifiche, dall’altro lato riproporremo la questione in consiglio comunale. Alcuni mesi fa infatti avevamo presentato una mozione con la quale chiedevamo di non realizzarla, tuttavia la maggioranza bocció questa nostra richiesta; oggi invece presenteremo una mozione nella quale chiediamo al Sindaco e alla Giunta di procedere con urgenza alla chiusura di questa camera.

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