Ecco le alternative a via Pietrasantina

TIRRENO PISA, pagina II (di Daniele Benvenuti)
Protocollate in Comune le ipotesi per piazza Arcivescovado piazzale degli Ospedalínghí e la simulazione in piazza Manìn
Il fronte della protesta, con il corteo di ieri, non vuole offuscare la strada del dialogo che bancarellai e associazioni di categoria vogliono ancora percorrere. Con la rimozione dell’ultimo banco da Piazza dei Miracoli, perciò, si intensificano gli sforzi – e i contatti più o meno informali -per ricostruire il futuro delle 43 attività.
Futuro che, nell’immediato, vuole dire area alternativa avia Pietrasantina dove collocare i banchi in attesa della conclusione dei lavori al Museo delle Sinopie. Ieri mattina sono state consegnate e protocollate a Palazzo Gambacorti le tre ipotesi elaborate dagli ambulanti: piazza Manin, piazza Manin e piazza Arcivescovado, piazzale degli Ospedalinghi e sede della ex Cassa di Risparmio.
Insieme alle planimetrie elaborate dall’architetto Luca Torrini, Confesercenti, Confcommercio e commissione di mercato hanno inviato una lettera al sindaco Marco Filippeschi per definire un percorso condiviso che tenga conto di tutti i passaggi che dovrebbero condurre alla collocazione definiti va nell’area del Santa Chiara (la Umi 1). Ovviamente associazioni e bancarellai partono da un punto per loro nodale, e cioè il via libera del Comune ad una delle tre soluzioni proposte come alternative al parcheggio dei bus turistici. Parallelamente avverrà la costituzione del soggetto giuridico (il Consorzio dei Miracoli) che parteciperà al bando dell’Azienda Ospedaliera per l’assegnazione dell’Urni 1; un atto per il quale in pratica manca solo la firma davanti al notaio.
Nella lettera si fa inoltre riferimento anche al ritorno in Piazza dei Miracoli al termine dei lavori, per il tempo strettamente necessario a completare l’edificio commerciale nell’area dell’ex pronto soccorso; una richiesta già accolta dal sindaco nel momento in cui ha annunciato di non voler modificare l’attuale piano del commercio (piano che prevede i banchi in Piazza dei Miracoli in via provvisoria nell’attesa della sede definitiva, prima individuata nella caserma Bechi Luserna ora nell’Umi 1). Il nuovo edificio commerciale verrebbe occupato, anche questo viene ben specificato nella lettera al sindaco, da tutte la attività ambulanti della zona del Duomo (circa cento).
Tornando alle proposte formulate dai bancarellai come sede provvisoria, la soluzione che sulla carta sembra la più praticabile (soprattutto per i minori vincoli) rimane quella di piazza Manin. I banchi sarebbero strutture snelle di 3 metri per 2 e verrebbero posizionati sotto i gazebo; quattro banchi per ogni struttura distante circa due metri una dall’altra, distribuiti su due file per un totale di 32 attività. Le altre occuperebbero invece la unica fila a ridosso della strada che si percorreva per l’accesso al pronto soccorso. Nessun problema per il transito dei mezzi né per la distanza dalle attività commerciali, ricordando comunque che piazza Manin è completamente pedonale.

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