Ecosistema urbano. Pisa in caduta libera

TIRRENO PISA Pagina: 18

Ecosistema urbano. Pisa in caduta libera

Secondo la classifica di Ecosistema urbano recentemente pubblicata da Legambiente eli Sole 24 Ore, la città di Pisa precipita dalle prime posizioni occupategli scorsi anni verso posizioni decisamente meno lusinghiere. Ma se è vero che le classifiche non sono importanti e che non ci interessa la competizione tra città, quello che ci interessa è il perché di questa caduta libera a11a43 posizione. Come haspiegatoLegambiente Pisa commentando il rapporto, l’associazione ambientalista quest’anno ha scelto di cambiare gli indicatori in modo da descrivere non tanto la situazione ambientale (utilizzando i cosiddetti “indicatori di stato ambientale”) quanto l’adeguatezza e l’efficacia delle poi itiche arribientali messe in atto dalla pubblica amministrazione(i cosiddetti indicatori di risposta). Ecco che così, ad esempio, non si considera più il verde totale – in cui Pisa primeggiava grazie alle tenute di San Rossore e di TomboloeColtanodel Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli – ma il verde fruibile presente in città, frutto delle scelte urbanistiche odierne, in cui Pisa è al 61 posto. L’altra tendenza che si registra è che Pisa, a differenza di molte altre città, è ferma, non migliorai suoi parametri ambiental i. Anche laddove infatti, si scontano situazioni di partenza solo in parte imputabili all’Amministrazione (elevato pendolarismo, comportamenti dei cittadini, reti idrichevetuste), non si registrano passi in avanti: produzione di rifiuti (98 ),raccoltadifferenziata(66 ), perdite idriche dell’acquedotto (57 ), e anche il pericolo legato al traffico cittadino(101 per incidenti mortali!) sono in stallo o addirittura in peggioramento. Inoltre alcuni di questi indicatori misurano laquantità, ma non tengono conto della qualità: basti pensare alle piste ciclabili, che in alcuni casi sono chiamatetali ma di fatto non lo sono o sono pericolosissime. Dati oggettivi, quindi, che chiamano pesantemente in causa le scelte politiche fatte in questi anni, e non consentono più di disegnare una città amica cieli’ ambiente che non esiste. Questo rapporto infatti, ci restituisce una città molto lontana dal l’eccellenza che ci viene spesso raccontata, una città che a differenza delle buone intenzioni, non è sostenibile nei fatti e che, ancor più grave, non ha un piano per il futuro.

Monica Zoppë, Roberto Sirtori Legambiente Pisa

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