Entro venti giorni il debutto del consiglio

mercoledì
27 giugno 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
I

La scadenza scatta dopo la proclamazione. Davanti all’assemblea il giuramento del primo cittadino

PISA

mazione è importante soprattutto perché fa scattare le scadenze per la convocazione del nuovo consiglio comunale. La commissione elettorale centrale si occupa infatti contestualmente della proclamazione del sindaco e dell’assemblea cittadina nelle proporzioni con cui è uscita dal voto del primo turno e dai successivi apparentamenti.

Una volta proclamato formalmente, il sindaco ha dieci giorni di tempo per comunicare la data della prima convocazione del consiglio comunale. E questa data deve essere all’interno dei dieci giorni successivi. In pratica, il sindaco ha venti giorni di tempo per convocare la prima seduta dell’assemblea. Il nuovo consiglio si radunerà così entro la metà di luglio. In occasione della prima seduta del consiglio il sindaco deve prestare giuramento.

Grazie al premio di maggioranza, la Lega avrà ben 15 consiglieri: Gianluca Gambini, Alessandro Gennai, Alessandro Bargagna, Andrea Buscemi, Marcello Lazzeri, Giovanni Pasqualino, Gianna Gambaccini, Giovanna Bonanno, Annalisa Cammellini, Manuel Laurora, Emanuela Dini, Maria Punzo, Veronica Poli, Alberto Conversano, Giuseppe Colecchia. Tre i consiglieri di Noi Adesso Pisa-Fratelli d’Italia: Filippo Bedini, Giulia Gambini e Maurizio Nerini. Due per Forza Italia: Riccardo Buscemi e Virginia Mancini. Non eletto con la maggioranza, mala appoggerà come sostenuto in fase di ballottaggio, Raffaele Latrofa di Pisa nel Cuore. All’opposizione il Pd avrà solo sette consiglieri: Andrea Serfogli, Benedetta Di Gaddo, Olivia Picchi, Marco Biondi, Maria Scognamiglio, Giuliano Pizzanelli, Matteo Trapani. Il M5s potrà contare su due consiglieri: Gabriele Amore ed Alessandro Tolaini, uno ciascuno a Diritti in Comune con Francesco Auletta e Patto Civico, Antonio Veronese.

In arrivo la proclamazione formale di Michele Conti come nuovo sindaco di Pisa. Tecnicamente, senza il via libera della commissione elettorale centrale, il titolo di primo cittadino è “usurpato”. Il piccolo rallentamento nell’annuncio è dovuto al fatto che la commissione ha dovuto convocare alcuni presidenti di seggio per chiarire alcune situazioni. Niente di particolare e di sicuro niente che possa cambiare il largo esito del ballottaggio di domenica scorsa.

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