Erosione, la commissione di controllo chiede interventi

TIRRENO PISA Pagina: VI

Erosione, la commissione di controllo chiede interventi

L’erosione della spiaggia del Gombo al Parco di San Rossore è un’emergenza a cui le istituzioni devono dare attenzione. Lo chiede la prima Commissione Controllo e Garanzia del consiglio comunale pisano che fa eco e accompagna il grido dell’ amministrazione del Parco su un fenomeno che va avanti da almeno dieci anni.
«La situazione è drammatica», ha detto il presidente della Commissione Giovanni Garzella del gruppo consiliare Fi Pdl in conferenza stampa. E ha aggiunto: «Nell’ultimo sopralluogo da noi svolto nell’area interessata, laddove è retrocessa la riva di diversi metri ormai erosa dalle mareggiate e da un continuo fluire naturale della sabbia verso nord, abbiamo avuto modo di riscontrare l’assoluta emergenza: il mare arriverà a invadere il bosco».
Già circa quattro anni fa, come riporta lo stesso Garzella, una duna e una pineta sono scomparse a causa del fenomeno erosivo. In Commissione l’idea è quella di promuovere studi di monitoraggio e valutazione per avere dati aggiornati sulla questione. Questa in particolare la proposta di Maurizio Nerini di Noi Adesso Pisa. Ma è anche una questione di progetti e fondi. «Sblocchino i fondi già stanziati da Province di Lucca e Pisa e dalla Regione», così fa eco alla richiesta del Parco Raffaele Latrofa del Nuovo Centrodestra. Per il consigliere Marco Ricci del gruppo Una Città in Comune – Prc, è fondamentale «richiamare l’attenzione delle istituzioni sul problema rilanciando il grido del Parco per il bene di tutti, ricordando che le mareggiate creano erosione anche alla foce del Fiume Morto cori potenziali allagamenti di tutta la piana retrostante».
L’allarme lanciato dal presidente del Parco Fabrizio Manfredi e dal direttore Andrea Gennai riguarda una problematica che ha già visto mettere in campo molte azioni come i geotubi, le dighe, i teli stesi sul fondale del mare tutte tese a far tornare la sabbia sulle rive del Gombo, purtroppo senza successo e con spese notevoli. Lo sottolinea Elisabetta Zuccaro del Movimento 5 Stelle, che rilancia l’idea di studi approfonditi per verificare l’incidenza, sul fenomeno naturale, dell’intervento antropico riferendosi al porto di Marina di Pisa e a quello di Livorno: «Solo conoscendo a fondo il problema, lo si può risolvere con interventi mirati ed efficaci».

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