Ex caserma, per Sel necessario cambio di rotta: “Non è priorità l’uso a fini militari”

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Ex caserma, per Sel necessario cambio di rotta: “Non è priorità l’uso a fini militari”

“Nel Consiglio Comunale di ieri, 19 marzo, il Municipio dei Beni Comuni ha presentato una mozione d’iniziativa popolare sostenuta da ben 500 firme di cittadini residenti a Pisa. La proposta è quella del riutilizzo a fini sociali e culturali dell’ex caserma Curtatone e Montanara sita in via Giordano Bruno, oggetto dell’Accordo di Programma del 2007 fra Comune di Pisa, Agenzia del Demanio e Ministero della Difesa noto come “progetto caserme”. Su questo tema i parlamentari di SEL Giulio Marcon, Nicola Fratoianni, Michele Piras e Donatella Duranti hanno presentato una interrogazione nella IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati. Presentata a marzo dello scorso anno, tale interrogazione ha ricevuto risposta solo nel dicembre 2014: i nostri parlamentari hanno chiesto, a fronte della richiesta di trasferimento a titolo gratuito della caserma dismessa al Comune di Pisa secondo le norme del federalismo demaniale, “se si ritenga ancora opportuno, viste le compatibilità delineate dalla spending review, proseguire a Pisa quanto previsto nel protocollo riguardante il «progetto caserme» che prevede la realizzazione di una nuova caserma da 70 milioni di euro nell’area di Ospedaletto”. Il Ministero della Difesa ha indicato due elementi nella sua risposta: “a fronte delle ripetute difficoltà attuative incontrate dal Comune per la realizzazione della nuova sede dei reparti militari da ricollocare, l’Accordo di Programma è attualmente in una fase di stallo” e ha segnalato, tuttavia, che il bene è ancora funzionale “alla realizzazione dei programmi di riorganizzazione dello strumento militare finalizzati all’efficace ed efficiente esercizio delle funzioni, attraverso gli specifici strumenti riconosciuti al Ministero della difesa dalla normativa vigente”. Sinistra Ecologia e Libertà si domanda se la destinazione d’uso a fini militari può ancora essere considerata una priorità a fronte di un processo effettivo di partecipazione della cittadinanza in cui si fa perno sull’uso sociale degli immobili sfitti. Il coinvolgimento del Consiglio Territoriale di Partecipazione manifesta un positivo interesse da parte di quella cittadinanza attiva raccolta dall’associazionismo: riteniamo che il Consiglio Comunale possa individuare in questa proposta una efficace priorità politica da sostenere e da confermare attraverso successive valutazioni di ordine tecnico. L’occupazione del sito da parte di alcune associazioni e movimenti, nel corso dell’anno passato, e la ricca progettazione presentata alla città nelle scorse settimane ha dimostrato l’effettivo interesse verso un luogo particolarmente ampio e verde posto nel centro del tessuto urbano, ragion per cui Sinistra Ecologia e Libertà ritiene doverosa la chiusura del progetto caserme e il superamento dell’Accordo di Programma a esso collegato. A quindici anni dalla prima formulazione del progetto, i cambiamenti del tessuto urbano e delle stesse esigenze sociali della città rendono necessario una radicale cambio di rotta, che tenga conto anche dell’oggettivo abbandono della priorità militare per la nostra città e della inutilità di nuove abitazioni nel centro storico. Se si tiene conto poi che non esiste oggi in campo nessuna forza imprenditoriale in grado di finanziare questo progetto, proseguire su questa strada vuol dire chiudere gli occhi di fronte a un fallimento già annunciato”. Simonetta Ghezzani, capogruppo SEL Consiglio Comunale di Pisa; Ettore Bucci, responsabile welfare e nuove generazioni SEL Pisa Città

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