Ex Gaslini al bivio: vendita o messa in liquidazione

venerdì
15 giugno 2018
Testata:
TIRRENO PONTEDERA EMPOLI
Pagina:
I

ECONOMIA E TERRITORIO

Montefoscoli: l’operazione con la Wincat sembrava fallita, poi è stata riaperta Il termine per trovare l’accordo con Provincia e Comune è il 30 giugno

MONTEFOSCOLI

«Alla luce degli ultimi sviluppi nella vicenda della negoziazione per la cessione delle quote della Società agricola Fondi Rustici Montefoscoli (Safr), allo scopo di non lasciare nulla di intentato, il presidente della Provincia e il consiglio, in accordo con il sindaco del Comune di Palaia, hanno deciso di rinviare l’assemblea della società convocata per avviarne la liquidazione, pur ribadendo l’assoluta necessità di chiudere la questione in tempi brevissimi, non oltre la fine del mese di giugno, anche a tutela dei creditori».

L il comunicato congiunto di Marco Gherardini e Marco Filippeschi al termine di una giornata convulsa che era cominciata con la dichiarazione di voler mettere in liquidazione l’ex Gaslini di Montefoscoli, perché la Wincat dell’imprenditore romano Pietro Kertes, dopo aver raggiunto l’accordo per l’acquisto investendo 8,5 milioni, non ha presentato le necessarie garanzie bancarie, oltre ad altra documentazione. Tutto sembrava irrimediabilmente perduto. Ma poi, qualcosa è cambiato e la trattativa è stata riaperta. Ma il tempo stringe e il 30 giugno, termine per trovare un accordo, è sempre più vicino.

Desolazione e nuova chance. Il presidente della Provincia e sindaco di Pisa uscente, Marco Filippeschi, aveva firmato il decreto presidenziale che sembrava una pietra tombale su un’operazione che si trascina da mesi. L’assemblea dei soci di Safr (Provincia di Comune di Palaia) si apprestava a mettere in liquidazione la società, con i quattro dipendenti dell’azienda agricola destinati a perdere il posto, mentre il patrimonio immobiliare della società sarebbe stato venduto pezzo per pezzo, cominciando da quelli minori, per far fronte ai debiti. Contatti tra gli uffici pisani e quello del sindaco di Palaia, Marco Gherardini. Telefonate andate avuoto da Pisa e dal paese dell’Alta Valdera ai diretti di Pietro Kertes. Tentativi per capire cosa fosse successo e perché la trattativa che sembrava essere giunta in porto, si fosse incagliata sul finale. Poi, l’improvviso cambiamento di scenario e l’annullamento dell’assemblea dei soci. «Si torna a trattare», è il secco ordine arrivato da Pisa. Nessun altro dettaglio. Da qui il comunicato che riapre una partita decisiva per le sorti della proprietà da 611 ettari e 31 immobili, la maggior parte dei quali ormai diroccati e bisognosi di un abbattimento perla successiva ricostruzione.

Agricoltura e turismo. Un intervento ingente che, però, restituirebbe allaValderaun complesso di eccellenza. Almeno per come Pietro Kertes, che si occupa di microchip, sviluppo software bancari e sistemi di sicurezza, aveva presentato il progetto al giornale Il Tirreno lo scorso febbraio: «Vogliamo fare una diversificazione degli investimenti. Ci occupiamo di un settore diverso ma vogliamo puntare in maniera professionale su due settori, il turismo e l’agricoltura. Per prima cosa ci sarà da mettere in sicurezza la villa dell’interno complesso. Poi penseremo a sistemare la parte agricola, che resterà esclusivamente a coltivazione biologica concentrandosi su olio e vino».

Insomma, un gran bel piano di sviluppo in un territorio che sta attirando sempre più l’attenzione di investitori, anche stranieri, interessati alle grandi potenzialità sul fronte del turismo e dell’accoglienza. Kertes parlava di un’operazione da alcune decine di milioni di euro e diceva che l’accordo era a buon punto. Poi lo stop nel momento di dimostrare le reali intenzioni a investire. Ora il nuovo round. Ma prima di esultare, stavolta come non mai servono le firme nero su bianco sui documenti.

L’imprenditore d’origine milanese che ha la Versilia nel cuore Pietro Kertes è presidente della Wincat che ha sede a Romae a Milano. È un imprenditore con un passato da dirigente alla Motorola, milanese d’origine ma molto legato alla Versilia, dove vive con la sua famiglia, e più precisamente a Lido di Camaiore. Adicembre haannunciato di voler fondere due società e di aprire uffici tra Lido di Camaiore e Viareggio, assumendo personale. «Circa venti persone altamente specializzate nel campo dell’impiantistica, delle infrastrutture e dell’ingegneria civile – ha raccontato al Tirreno Persone insomma per gestire i grandi progetti che si stanno muovendo da qui alle calde terre dell’Iran e dell’Oman». Ora si attendono sviluppi per il futuro della Società agricola Fondi Rustici di Montefoscoli, ma il tempo stringe ed entro il 30 giugno Kertes dovrà trovare un accordo con Provincia di Pisa e Comune di Palaia.

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