Ex-Gea: presentate due osservazioni per annullare un piano di recupero in contrasto con tutti gli strumenti urbanistici comunali

Il supermercato nell’area ex-Gea in via Emanuele Filiberto non si può fare. Nelle due osservazioni che abbiamo depositato in questi giorni al piano di recupero presentato dal gruppo Madonna e adottato dalla giunta comunale chiediamo l’annullamento della delibera in quanto in contrasto con la pianificazione vigente e prevista dalla stessa amministrazione comunale per il quartiere.

Da subito siamo stati contrari a questa variante fatta dalla destra ad hoc per il gruppo Madonna. Infatti era stata inserita in maniera assolutamente illegittima nella della variante stadio; ora, vedendo il piano proposto, tutte le nostre preoccupazioni hanno avuto conferma. La giunta Conti ha votato a favore di un progetto che è in contrasto con tutti gli strumenti urbanistici: dal Piano Strutturale vigente, al Piano Strutturale Intercomunale adottato negli scorsi mesi, alla scheda del Regolamento urbanistico comunale introdotta con la Variante “Stadio”. Quello dell’amministrazione è un atto grave.

Infatti in questa area, come nel recente caso del palazzo in Via Pellizzi, il Piano Strutturale Comunale vigente e il Piano Strutturale Intercomunale Pisa – Cascina adottato evidenziano “un’incidenza negativa del notevole carico urbanistico” e un “effetto barriera indotto dalla presenza degli assi stradali ad intenso flusso di traffico”. E alla luce di ciò dispone “interventi di trasformazione finalizzati alla attenuazione del carico urbanistico”, esattamente quanto è anche scritto nella scheda introdotta con la variante “Stadio” grazie ad una osservazione presentata dal nostro gruppo consiliare proprio per evitare un aumento di carico urbanistico in quella zona.

Prevedere lì un supermercato significa, invece, aumentare il carico urbanistico e aumentare il traffico, un traffico non solo di auto ma anche di mezzi pesanti. Insomma, equivale a far diventare quella parte di città più “pesante”.

A conferma di quanto diciamo vi è anche la recente sentenza del TAR, che ha visto i cittadini e le cittadine – che hanno fatto ricorso conto la realizzazione di un edificio a 6 piani proprio in Via Pellizzi – vincere contro l’amministrazione comunale, tanto che il permesso a costruire è stato annullato dal Tribunale, precisamente per la previsione di un aumento di carico urbanistico. Nel caso ex-Gea la cosa è ancora più palese e sfacciata. Se la Giunta Conti dovesse andare avanti si muoverebbe in contrasto con i contenuti di quella sentenza in quanto le nuove costruzioni di via Pellizzi e dell’ex-Gea insistono esattamente sullo stesso ambito urbano.

Quel supermercato, con buona pace di Madonna e della destra, semplicemente non si può quindi fare. Ma non solo. Volendo approfondire, di ragioni rilevanti ce ne sono anche altre: non verrebbe rispettata la normativa in materia di verde pubblico e di contenimento della cementificazione, nè tantomeno sono presenti nel progetto i parcheggi minimi necessari. La stessa motivazione per cui l’osservazione del gruppo Cemes è stata accolta inserendo surrettiziamente il cambio di destinazione d’uso usando la “Variante Stadio”, ovvero che verrebbero messi a disposizione parcheggi per le partite del Pisa, si scioglie come neve al sole.

Per tutto questo abbiano chiesto l’annullamento della Delibera che adotta il “Piano di Recupero” dell’Area immobiliare ex-GEA.

Abbiamo già detto, dopo la sentenza di via Pellizzi, che l’Amministrazione deve chiaramente cambiare registro. Per il momento non sembra aver appreso la lezione. Noi cerchiamo di ricordargliela. La giunta si fermi e non dia il via libera ad un’ennesima intollerabile speculazione, perché non è possibile far pagare ai cittadini e alle cittadine interessi privati che non hanno nulla a che vedere con la qualità della vita di un quartiere.

Qui le nostre due osservazioni:

OGGETTO: Adozione Piano di Recupero di iniziativa privata denominato “Area immobiliare ex-GEA” finalizzato alla realizzazione di riqualificazione di edificio esistente a scopo commerciale e direzionale in via Emanuele Filiberto loc. Pisa, e contestuale adozione, ai sensi dell’art. 8, comma 6 della l.r. n. 10/2010 del rapporto ambientale e della sintesi non tecnica.

(clicca in corrispondenza della singola osservazione per leggerne il testo)

OSSERVAZIONE 1

OSSERVAZIONE 2

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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