Ex Stallette, si lavora al progetto esecutivo. IL NUOVO PROGETTO POTREBBE LIMITARE LA SPESA PREVISTA DI 490MILA EURO

NAZIONE PISA Pagina: 10

Ex Stallette, si lavora al progetto esecutivo
IL NUOVO PROGETTO POTREBBE LIMITARE LA SPESA PREVISTA DI 490MILA EURO

IL «PASTICCIO» delle ex Stallette assume sempre più i contorni di un «pasticciaccio». Perché ieri, ancora una volta, la commissione di controllo e garanzia, cui la maggioranza del Consiglio comunale aveva dato mandato di approfondire la scottante vicenda, si è rivelata «una perdita di tempo», così come ammettevano i tecnici invitati a rendere audizione. La commissione si è
difatti arenata nella farragine della burocrazia e degli atti amministrativi per i quali non è chiaro il confine fra quelli secretati e quelli pubblici. Una commissione a ranghi ridotti (erano presenti Odorico Di Stefano dei Riformisti, Giuseppe Ventura di In Lista per Pisa e Nicola Pisani del Pd), dal momento che nella precedente seduta, i membri della minoranza (Armando Paolicchi del Gruppo Misto, Maurizio Nerini di Noi Adesso Pisa, Giovanni Garzella di Forza Italia, Raffaele Latrofa di Ncd ed Elisabetta Zuccaro di M5S) si erano chiamati fuori dalla discussione in aperta contrapposizione con la maggioranza che, nonostante l’inchiesta aperta dalla Procura e i contenuti scottanti della relazione, ha ancora una volta bocciato la loro proposta di istituire una commissione d’indagine. E ancora una volta, i tecnici chiamati a relazionare, cioé il Rup, Michele Aiello, e l’architetto Marco Guerrazzi hanno solo fatto presenza in una commissione che stentava a districarsi fra beghe burocratiche. MA INTANTO il tempo scorre e il cantiere delle ex Stallette rimane fermo. Così come lo è solo ufficialmente da marzo, da quando cioè alla ditta che aveva vinto l’appalto è stato revocato il contratto in seguito all’apertura del concordato preventivo che ne ha determinato l’uscita di scena. Cantieri fermi, dunque, e serio rischio di non riuscire a ultimare i lavori di recupero in tempo per rendicontare alla Regione che potrebbe richiedere indietro i finanziamenti già erogati. Si configura così una situazione esplosiva cui gli uffici tecnici provano a porre rimedio cercando di accelerare l’iter per il nuovo affidamento dei lavori. Elevata è la cautela degli uffici, in questo momento, che stanno valutando con estrema meticolosità singoli atti e determine e che parallelamente stanno ridisegnando il progetto esecutivo delle ex Stallette da affidare a una nuova ditta fra quelle nella graduatoria della gara d’appalto. Pesa ancora, sull’affidamento in automatico alla seconda arrivata, il giudizio dubitativo espresso dal Rup nella ormai famosa relazione secretata di cui La Nazione era riuscita a pubblicare ampi stralci. C’è grande attenzione, nella redazione di questo nuovo progetto esecutivo per le ex Stallette, anche al quadro economico finanziario che potrebbe prevedere una consistente riduzione di spesa per il completamento del manufatto. Una riduzione che potrebbe consentire al Comune di risparmiare una parte di quei 490mila euro per i quali era stata approvata dalla maggioranza del Consiglio comunale una variazione di bilancio. Quella variazione per aumento di spesa e altra iniezione di soldi pubblici che aveva scatenato le opposizioni e aperto il caso ex Stallette.

Eleonora Mancini

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