Filippeschi chiude l’inceneritore “È troppo vecchio”

domenica
27 maggio 2018
Testata:
REPUBBLICA FIRENZE
Pagina:
I-XI

Pisa

MASSIMO VANNI

Per un inceneritore bocciato, un inceneritore chiude. A pochi giorni dallo stop del Consiglio di Stato su case Passerini e ad una settimana dalla svolta della Regione sull’economia circolare, il sindaco uscente di Pisa Marco Filippeschi chiude l’impianto ormai fatiscente di Ospedaletto. Lo fa con una nota ufficiale a due settimane dalle elezioni per scegliere il nuovo sindaco, che fra l’altro vedono candidato per il Pd il suo assessore Andrea Serfogli. Una nota per annunciare che la chiusura vale una pietra tombale.

Mai più inceneritori, per il govgerno uscente di Pisa: «Conferimento dei rifiuti fuori provincia», si dice nella nota del Comune. Ora che col porta-a-porta la raccolta differenziata è salita al 62%, è il senso, possiamo permetterci di pagare l’export della parte residua. Ovvero, con l’inceneritore abbiamo già dato: l’impianto di Ospedaletto era attivo da 40 anni. Non era certo un “macchina” di ultima generazione. E già dall’inizio degli anni Duemila era scattata la rivolta: il comitato “Rifiuti zero” ne ha chiesto invano per anni la chiusura. Che adesso è però ufficialmente arrivata. Anche se già nei giorni scorsi la voce era ormai girata

Era stato siglato un accordo tra azienda e sindacati per la ricollocazione dei 22 dipendenti. Un accordo poi saltato e adesso comunque sul tavolo. E si era capito che l’amministrazione era ormai decisa a fare il passo.

«L’impianto di Ospedaletto è stato determinante, per quasi 40 anni, nel garantire un ciclo industriale sostenibile ed efficace, in anni in cui il recupero di energia aveva preminenza, soprattutto ecologica, sul banale interramento in discarica», rivendica il sindaco uscente Filippeschi. Ma ora, aggiunge, «quel vecchio stabilimento mette di fronte a una valutazione e rigenerarlo richiederebbe una spesa maggiore di quella prevista per conferire i rifiuti indifferenziati rimasti ad altri impianti».

Punto e a capo dunque. Perchè un nuovo inceneritore non c’è neppure nel programma del candidato sindaco Serfogli. Tantomeno se ne parla tra gli alleati come Dario Danti, che plaude alla chiusura. E difficilmente un nuovo impianto sorgerà a questo punto nella Piana fiorentina.

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