Gara per il servizio di pulizia degli uffici comunali: chiediamo garanzie per i salari e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici

Negli scorsi mesi abbiamo più volte espresso pubblicamente la nostra preoccupazione per quanto riguardava le garanzie salariali e le tutele delle lavoratrici oggi impiegate nell’appalto, scaduto e più volte prorogato, per il servizio di pulizia degli uffici e dei locali comunali.

Lo scorso 15 giugno il Comune di Pisa, dato che la gara che avrebbe dovuto svolgere Consip dal 2014 era ancora ferma a causa delle note vicende giudiziarie, ha deciso di indire un proprio bando: scadenza fissata per il prossimo 19 luglio e importo di circa un milione e 790 mila euro. La lettura della documentazione conferma, purtroppo, alcune delle nostre preoccupazioni: infatti vi potrebbe essere il rischio concreto, sulla base dei servizi richiesti e dell’importo a base di gara, che le lavoratrici possano subire un consistente taglio del numero di ore. E naturalmente, questo corrisponderebbe ad un taglio consistente del salario a danno di lavoratrici che già oggi percepiscono poche centinaia di euro al mese per un lavoro non solo molto pesante, ma anche con orari molto faticosi.

Chiediamo quindi all’Amministrazione comunale immediati chiarimenti al riguardo e garanzie su questo appalto: affinchè tutte le lavoratrici siano non solo riassunte dalla nuova ditta vincitrice, ma anche affinché questo avvenga senza decurtazioni di stipendio e di tutele.

Questo, anche in considerazione del fatto non trascurabile che il mercato dei servizi di pulizia è diventato un’autentica giungla, e capita sovente che partecipino aziende, cooperative, associazioni temporanee di imprese che hanno pochissimi dipendenti mentre investono in modo spropositato su consulenti e avvocati.

E’ indispensabile che il Comune abbia la massima attenzione su un “servizio a rischio”, salvaguardandosi da possibili infiltrazioni malavitose che negli appalti, come insegna Roma capitale, sono sempre più diffusi.

Tuttavia, oltre alla dovute e necessarie garanzie ed attenzioni affinché la gara sia all’insegna della trasparenza e del rispetto delle regole, riteniamo che non sia sufficiente applicare la clausola sociale per la salvaguardia dei posti di lavoro, ma che debbano anche essere mantenute le retribuzioni e le ore di lavoro. Chiediamo pertanto che il Comune, in quanto stazione appaltante, svolga poi un controllo reale sul soggetto vincitore, sia per quanto riguarda il rispetto dei capitolati, sia sulla quantità e qualità dei servizi, sia sulle reali condizioni in cui operano le lavoratrici.

 

Una città in comune

Partito della Rifondazione Comunista

Possibile

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