Gb, cinque ore di presidio contro i licenziamenti

TIRRENO PISA Pagina: II

Gb, cinque ore di presidio contro i licenziamenti

Protesta dei dipendenti della ditta (indotto autonoleggi) che vuole chiudere Disagi nella zona di via Cariola. Chiesto un tavolo di trattativa alla prefettura

di Francesco Lo¡ e Danilo Renzullo PISA

Quella della Gb srl è una storia di giovani che perdono il lavoro, di appalti e di mancati accordi riparatori sullo sfondo più scintillante della crescita dell’aeroporto Galilei. Al tirar delle somme, 18 licenziamenti e chiusura in vista dell’unità produttiva di Pisa. Ma è anche una storia dove la parola fine deve essere ancora scritta. Tanto che anche ieri i lavoratori della Gb, e non solo, hanno protestato per cinque ore davanti al car rental del Galilei. Risultato: una lunga fila di auto, disagi per gli autonoleggi della zona e, se tutto andrà come previsto, un incontro in prefettura che sarà forse lo snodo decisivo per cercare di risolvere la vertenza. Quasi sicuramente l’ultima carta da giocare.
L’autunno “caldo” e l’inverno difficile della Gb, azienda del settore delle autorimesse e noleggio autoveicoli presso il Galilei, sono iniziati lo scorso 16 ottobre quando, nell’ambito dello “sciopero sociale”, i dipendenti scesero in piazza (insieme ad un centinaio di persone tra autonomi, studenti e lavoratori) per denunciare «le precarie condizioni di lavoro e le modalità di pagamento degli stipendi».
Dal miglioramento delle condizioni lavorative, gli operai si sono però trovati a lottare per la difesa del loro posto. Una settimana dopo la manifestazione che attraversò la città e si concluse con l’occupazione del car rental del Galilei, la società (sede legale a Mestre, basi operative anche presso gli scali di Venezia, Malpensa, Bologna e Firenze) aprì infatti una procedura di licenziamento collettivo per 11 dei 18 operai di Pisa. Una decisione drastica motivata dall’azienda come conseguenza della «situazione di mercato». Per i lavoratori invece «una ritorsione nei confronti dei dipendenti che manifestarono il 16 ottobre».
A pesare sulla situazione della Gb è soprattutto il mancato rinnovo del contratto con Europcar, principale committente. L’azienda ha firmato un verbale di accordo con i sindacati con cui si impegnava a ritirare la mobilità ed a cercare alternative per ricollocare i dipendenti.
Per questo la Gb ha costituito un raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti) con la cooperativa sociale Axis che, nelle intenzioni, doveva essere partner nella gestione delle commesse per ammortizzare l’impatto degli esuberi. Possibilità che non ha trovato l’appoggio dei sindacati e nemmeno dei lavoratori: Axis avrebbe applicato il contratto collettivo delle cooperative sociali, con ridimensionamento degli stipendi. Inoltre Europcar, attraverso la società subentrante nell’appalto, avrebbe dovuto assorbire un’altra parte degli esuberi.
Le trattative sono però fallite e l’azienda lo scorso 1 dicembre ha deciso di chiudere il sito di Pisa aprendo le procedure di licenziamento per 15 operai. Per un altro dipendente invece si profila il trasferimento, mentre altri due, provenienti dalla Avis Budget (azienda con la quale Gb ha un accordo triennale), dovrebbero rientrare nella vecchia società.

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