Giani: via il ballottaggio dalla legge elettorale toscana

venerdì
29 giugno 2018
Testata:
CORRIERE FIORENTINO
Pagina:
11

Il presidente del Consiglio regionale: è un’anomalia. Lega e FdI: il Pd ha paura di perdere

I renziani sono usciti allo scoperto. Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, chiede pubblicamente di cancellare il ballottaggio dalla legge elettorale con cui si eleggono il governatore e i rappresentanti nell’assemblea toscana.l1 ballottaggio è stato introdotto nel 2014 ed è previsto nel caso in cui nessuna coalizione superi il 40% dei voti al primo turno.

«L’elezione del governatore in un turno unico è un sistema più trasparente e corretto. Tra le regioni italiane l’unica che prevede un ballottaggio per la carica di presidente della Regione è proprio la Toscana», ha detto Giani dopo le anticipazioni di Repubblica Firenze sulla volontà del Pd di modificare la legge. «La nostra è un’anomalia che va sanata eliminando il ballottaggio, consentendo ai cittadini di scegliere in un turno. Così elimineremo anche le spese per il secondo turno».

In attesa di capire se il progetto approderà in aula e che modello elettorale sarà scelto (proporzionale con premio di maggioranza?), Lega e Fratelli d’Italia bocciano l’idea: «Hanno solo paura di perdere nel 2020», dicono. «Per scongiurare un’ulteriore e probabile debacle a livello toscano, ecco che il Pd comincia a scervellarsi per togliere “elegantemente” l’opzione del ballottaggio dicono Manuel Vescovi ed Elisa Montemagni, segretario toscano e capogruppo in Consiglio regionale Le alchimie legislative sono inutili: con l’attuale legge o con quella modificata vincerà il centrodestra». E Paolo Marcheschi di FdI aggiunge: «Se facessero la scorrettezza di imporre una nuova legge elettorale con l’arroganza di numeri ormai non più corrispondenti alla realtà FdI farà di tutto per opporsi a questo colpo di mano». E su riforma della legge elettorale e sul rimpasto chiesto da alcuni esponenti Pd, il governatore Enrico Rossi ieri ha detto no: «Non riesco a capire le ragioni di una modifica a distanza di un anno dalle elezioni. Più che di riforma elettorale mi preoccuperei di programmi, di alleanze e di società civile. Ed ho fiducia nella squadra della giunta, una squadra che è capace di lavorare, e lo facciamo in squadra e in sintonia. Dobbiamo lavorare e lavorare, e credo che i cittadini apprezzino il lavoro che stiamo facendo».

Condividi questo articolo

Lascia un commento