Grandi opere toscane, 5stelle dicono no

domenica
17 giugno 2018
Testata:
TOSCANA OGGI
Pagina:
4

INFRASTRUTTURE. La nuova pista di Peretola, laTav e la Tirrenica: da sempre contrari a questi progetti, ma in minoranza a livello locale, si sentono forti dell’appoggio del governo

di FERDINANDO SEMBOLONI

Mai fare i conti senza l’oste, così gli esponenti locali dei 5stelle sembrano avvertire il Pd fiorentino e toscano alle prese con le interminabili grandi opere.

U oste è il nuovo ministro per le infrastrutture, Danilo Toninelli, al quale il consigliere regionale 5stelle Giacomo Giannarelli ha indirizzato un dossier sulle grandi opere toscane: la nuova pista di Peretola, la Tav e la Tirrenica. Da sempre contrari a questi progetti i 5stelle toscani, ma in minoranza a livello locale, si sentono oramai forti dell’appoggio del governo nazionale. Nulla di nuovo, in sintesi sono le idee dei vari comitati che si oppongono alle opere. In pratica si tratta di bloccare tutto o quasi. Niente nuova pista di Peretola, si punta tutto su Pisa migliorando i collegamenti ferroviari ma senza dire come, no al tunnel della Tav di Firenze, e niente autostrada per la Tirrenica, cosa che in pratica era già stata decisa con l’ultima revisione dell’ex-ministro Graziano Delrio, che prevedeva però un tratto autostradale da Capalbio a Tarquinia. Evidentemente la politica del NO risulta più praticabile economicamente, a paragone delle altre costose promesse elettorali. Netta la contrarietà del presidente della Regione Enrico Rossi, secondo il quale non realizzare il tunnel della Tav manterrebbe la conflittualità tra alta velocità e treni regionali, oltre alla perdita di corse Roma-Milano alcune delle quali già ora non si fermano a Firenze, mentre ritiene che senza la nuova pista l’aeroporto dovrà chiudere con tutte le conseguenze sull’occupazione e lo sviluppo economico regionale dato che Pisa ha un limite di 7 milioni di passeggeri, a causa del vincolo militare, a fronte degli 11 milioni di passeggeri previsti per gli aeroporti toscani. Rossi si mostra comunque fiducioso nell’azione del ministro Toninelli che si è limitato a parlare di valutazione delle varie opere. D’altra parte Toninelli rappresenta solo una delle componenti governative. L’altra, la Lega,

tradizionalmente schierata insieme agli alleati di centro destra per lo sviluppo dell’aeroporto, prima per voce del senatore Manuel Vescovi, già consigliere regionale toscano, ha fatto sapere che manteneva la sua posizione a favore della nuova pista, poi per non compromettere la posizione del candidato leghista alle elezioni comunali di Pisa, con Claudio Borghi, deputato eletto proprio nel collegio comprendente Pisa, si è detta contraria e favorevole allo sviluppo del Galilei. Tuttavia queste posizioni vanno anche viste a più lunga scadenza in relazione alle elezioni comunali fiorentine del 2019 e alle regionali toscane del 2020. Sia Lega che 5stelle stanno preparando la strategia per espugnare il baluardo renziano fiorentino, e quello storico della sinistra in Regione. Lega e 5stelle hanno basi sociali completamente differenti a livello locale, protestataria e di sinistra i 5stelle, più legata al mondo produttivo la Lega, che si potrebbero ricompattare con lo scopo di sconfiggere il comune nemico Pd.

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