Herambiente: oggi la conferenza dei servizi. Il Comune si sottrae alla discussione e la Regione tace sull’aumento di rifiuti

Oggi, mercoledì 20 ottobre si svolgerà la conferenza dei servizi in merito al processo autorizzativo per il progetto di potenziamento dell’impianto di Herambiente ad Ospedaletto.

Da luglio chiediamo che si svolga una seduta della prima commissione consiliare per ascoltare gli uffici e capire quale sia la posizione che il Comune porterà in quella sede. Ma in oltre 4 mesi la destra si è sempre rifiutata di calendarizzare l’argomento: un comportamento inaudito del presidente della prima commissione e l’ennesima dimostrazione di come la destra voglia continuare a tenere all’oscuro i cittadini e le cittadine su decisioni e scelte così importanti. Come se il fatto che Herambiente provi a far rientrare dalla finestra quello che dalla porta non può entrare, ovvero tonnellate di rifiuti nel nostro comune, non interessasse alla città.

Prima dell’inizio dell’estate, solo grazie ad un nostro atto ispettivo, è emerso che la società aveva cambiato rotta modificando il progetto in maniera tale che non fosse più in contrasto con il piano urbanistico di Pisa. Non essendo più necessaria una variante urbanistica ma solo una SCIA (segnalazione certificata di inizio attività), la dirigente degli uffici all’urbanistica ha dato il via libera.

Tutto a posto, dunque? No, in alcun modo. Infatti, in gioco non c’è solo la questione urbanistica, ma anche quella dei rifiuti da trattare nell’impianto.

Così abbiamo chiesto ulteriori chiarimenti, e grazie a questo abbiamo scoperto che il nodo centrale dell’aumento del carico di rifiuti, da noi contestato sin dall’inizio, è rimasto. Tanto che l’ufficio ambiente ha dato un parere negativo, tenendo conto dello studio epidemiologico in base a cui nel 2018 fu decisa la chiusura dell’inceneritore di Ospedaletto. e in considerazione dell’aumento della quantità di rifiuti in arrivo: per il trattamento chimico-fisico e biologico dei rifiuti liquidi si passerebbe da 80.000 tonnellate all’anno a 110.000, col rischio di aggravare una situazione già critica su un piano sia ambientale, sia di salute umana.

Che cosa succederà ora? Quale sarà la posizione del Comune di Pisa nella conferenza dei servizi? La Regione vuole comunque autorizzare questo aumento?

Ancora una volta è incredibile come la destra non dia alcuna comunicazione ai cittadini su quanto accade sui luoghi dove vivono e si opponga per ben 4 mesi a discutere una questione di questa importanza. L’ufficio ambiente ha segnalato in modo chiaro le problematicità. Su una questione come questa si vede quali interessi un’Amministrazione intende davvero tutelare. Se fossero quelli della cittadinanza, avremmo dovuto vedere il Sindaco e la Giunta aprire un dibattito pubblico almeno nei quartieri più direttamente interessati.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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