I rifiuti in eccesso al centro li prende la Toscana del sud

venerdì
29 giugno 2018
Testata:
REPUBBLICA FIRENZE
Pagina:
XI

Per scongiurare l’emergenza la Regione mette in viaggio 20mila tonnellate

ILARIA CIUTI

Ventimila tonnellate di rifiuti dall’Ato centro (Firenze, Prato e Pistoia) in viaggio verso gli Ato sud e costa che penseranno a trattarli e smaltirli. Così stabilisce un’ordinanza del presidente della Toscana Enrico Rossi, firmata in risposta e come soluzione alle dichiarazioni degli ultimi giorni di Alia, l’azienda di smaltimento dell’Ato centro, di non riuscire più a smaltire tutti i suoi rifiuti, specie gli ingombranti e di trovarsi dunque in emergenza.

Emergenza che Rossi sottolinea essere tuttavia minima: «Solo ventimila tonnellate». L’ordinanza varrà per sei mesi e il governatore tiene a precisare che «niente ha a che vedere questa situazione con le vicende dell’inceneritore di Case Passerini che comunque ora non ci sarebbe è che, anche se lo si cominciasse a costruire adesso, non sarebbe pronto prima di quattro anni.

La cosiddetta emergenza è solo un momento di difficoltà segnalato da Ato centro e da Alia, dovuto a alcuni provvedimenti degli organi di controllo e della magistratura che hanno parzialmente bloccato alcuni impianti, già oggetto di diffide da parte della Regione, perché risultati non adeguati, riducendo così la portata della capacità di smaltimento di quest’area». Non a caso l’ordinanza concede il trasferimento dei rifiuti in più altrove a patto però che gli impianti dell’Ato vengano rimessi in questi sei mesi in perfetta regola.

Il soccorso degli altri impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani esigenti in Regione arriva in virtù dell’accordo sottoscritto dagli Ato toscani a dicembre 2017.

Il totale dei flussi di rifiuti in più da trattare in questo momento negli Ato costa e sud è, comprese le 20 mila tonnellate di Alia, di 61.500 tonnellate, di cui 55 mila da fare passare, come d’obbligo, dagli impianti di trattamento meccanico biologico prima di metterli in discarica. Per la precisione, gli impianti di trattamento sono quelli di Massarosa (Ersu Spa) Massa (Cermec Spa) Legoli (Belvedere Spa) e Terranuova Bracciolini (Th Spa). Dopodiché quanto trattato finirà nell’inceneritore di Poggibonsi (Sienambiente Spa) e le due discariche di Terranuova Bracciolini e Peccioli. Al contrario, gli impianti dell’area centrale della Toscana trovati dalle ispezioni non in regola sono quelli di Case Passerini, Borgo San Lorenzo, Monspertoli e quello per ingombranti di San Donnino.

«A seguito della criticità che è stata segnalata dall’Ato centro e che deriva da una situazione contingente – spiega Rossi – si tratta di aggiungere poca cosa e di ridistribuite meglio i rifiuti dell’Ato centro. Al tempo stesso chiediamo all’Ato di migliorare i propri impianti in modo da renderli efficienti per portare a regime la situazione di normale amministrazione».

Aggiunge l’assessora regionale all’ambiente, Federica Fratoni: «Con il nostro intervento accorciamo i tempi in modo da fare rapidamente fronte alle necessità dell’Ato centro, altrimenti sarebbe stato necessario un nuovo accordo fra Ato che avrebbe richiesto molto più tempo».

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