I soldi del ministero ci sono, ma mancano quelli promessi dal Cnr

giovedì
10 maggio 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
VII

I precari di Stato” tornano in piazza. Nuovo sciopero con presidio alla Prefettura per chiedere la stabilizzazione

PISA

Braccia incrociate e una promessa: «Abbiamo ottenuto i fondi dal ministero, adesso la mobilitazione durerà fino a quando il Cnr non cofinanzierà interamente la manovra per la stabilizzazione dei precari».

Dopo la lunga mobilitazione dello scorso anno, i “precari di Stato” tornano in piazza. E lo fanno con un presidio sotto la prefettura di Pisa in occasione dello sciopero nazionale indetto dall’Usb, calendarizzando nuove astensioni dal lavoro e manifestazioni che, nelle prossime settimane, li porteranno ad incrociare nuovamente le braccia. Eppure la “lotta” iniziata lo scorso ottobre sembrava aver tagliato un traguardo storico. La protesta partita da Pisa, anche con l’occupazione di un’aula del Cnr, ed estesa a molti centri di ricerca statali, ha “convinto” il ministero a stanziare 40 milioni di euro per la stabilizzazione dei precari del Cnr nel “pacchetto” di circa 57 milioni di euro messi a disposizione per la stabilizzazione dei lavoratori precari degli enti di ricerca statali. O, almeno, per una parte dei lavoratori impiegati da anni a tempo determinato o con contratti atipici. Lo stesso avrebbe dovuto fare il Cnr: mettere sul piatto altri 40 milioni di euro e raggiungere una cifra (circa 80 milioni) per concretizzare la manovra di stabilizzazione di 1.700 precari (a fronte dei circa 4.500 che, a livello nazionale, da anni attendono di firmare un contratto a tempo indeterminato).

«Il 2 maggio – accusa l’Usb un incontro tra l’Ente e i sindacati confederali ha invece sancito che verranno stanziati dal Cnr solo 20 milioni di euro. Una proposta inaccettabile di fronte alle richieste e alle rivendicazioni di stabilizzazione dei lavoratori».

La prima risposta del sindacato di base è stata la proclamazione di uno sciopero nazionale e l’organizzazione di presidi di protesta locali, cheha portato i lavoratori precari del Cnr pisano a manifestare ieri mattina davanti ai cancelli della prefettura (una delegazione è stata ricevuta anche dai rappresentanti di Palazzo Medici). Mobilitazione che sarà replicata il 16 maggio con uno sciopero e un corteo nazionale e il 29 maggio con una manifestazione sotto la sede
centrale del Cnr. «La mobilitazione promossa a Pisa ha ottenuto importanti risultati, a partire dalla completa stabilizzazione dei precari in alcuni enti di ricerca – conclude l’Usb -. C’è la possibilità di farlo anche al Cnr e occorre praticare questapossibilità».

Danilo Renzullo

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