Il Codice della strada va rispettato. Se Dringoli non lo sa, deve dimettersi

La sicurezza stradale non interessa quest’amministrazione. A tal punto che l’Assessore Dringoli si vanta del mancato rispetto del Codice della strada. Infatti come potremmo valutare diversamente il modo in cui ha risposto alla nostra interpellanza presentata quattro mesi fa sulla rotatoria del CEP all’incrocio con via Due Settembre, via Livornese e viale D’Annunzio?

Avevamo fatto tre semplici domande: il progetto della rotatoria è stato sottoposto all’esame della Consulta comunale della bicicletta? Prevedeva una pista ciclabile, come prescrive il Codice della strada? Se no, cosa intende fare il Sindaco per adempiere alla norma?

L’Assessore ha ridicolizzato l’inadempienza alle norme, sfidandoci a contare quante siano le rotonde realizzate ottemperandole. Insomma, se gli altri non rispettano la legge, perché dovrebbe farlo lui? Dopodiché, l’importante è fare, evitando lungaggini. Perché, certo, rispettare il Codice significa allungare i tempi. Figuriamoci confrontarsi con la Consulta della bicicletta! Prima di tutto va garantito il traffico delle auto. Ai pedoni e ai ciclisti ci si penserà poi. E ancora: porre certe domande significa solo cercare di screditare chi le cose in questa città le fa.

Ma noi chiediamo: ha senso fare qualcosa che mette a rischio la vita delle persone? Non dovrebbe essere questa la prima domanda che si fa un assessore? Si rende conto di quante sono le persone che muoiono, e che sono morte anche nei giorni scorsi, sulla strada?

Le affermazioni di Massimo Dringoli sono gravissime, le sue sottovalutazioni inaccettabili. Così parlando si è screditato da solo e noi ci prendiamo solo il merito di averlo costretto a rivelarsi per quello che è, in tutta la sua scandalosa inadeguatezza a ricoprire il suo ruolo.

Mai più un’opera stradale deve essere realizzata senza rispettare il Codice della strada. L’Assessore si deve dimettere, o il sindaco lo deve sfiduciare, altrimenti è un complice.

Una città in comune

Condividi questo articolo

Lascia un commento