Il Comune sfratta l’Unione Inquilini «Non ce ne andiamo»

TIRRENO PISA Pagina: II

Il Comune sfratta l’Unione Inquilini «Non ce ne andiamo»

L’Unione Inquilini finisce sotto sfratto. Si dicono pronti alle barricate i rappresentanti del sindacato degli inquilini per difendere la storica sede sita tra via del Cuore e via della Scuola. Palazzo Gambacorti, con una raccomandata del 16 febbraio, ha infatti intimato all’Unione Inquilini di lasciare il fondo di proprietà comunale dove si trova la sede provinciale del sindacato entro il 12 maggio (ordinandolo sgombero dei locali da cose e persone entrole 11), facendo seguito alla disdetta del contratto comunicata lo scorso maggio. Il provvedimento è stato assunto per trasferire nei locali «regolarmente locati» dal 2010 dall’Unione Inquilini, la sede della polizia giudiziaria sfrattata dal piano terra del Tribunale, a seguito della riorganizzazione dovuta all’arrivo della sezione distaccata di Pontedera.
Secondo il sindacato, un cavillo burocratico bloccherebbe però tutta l’operazione. «Contestiamo il contenuto della raccomandata e quello della disdetta, tardivamente intimata con la raccomandata ricevuta il 14/05/2014 – si legge in una lettera inviata al Comune dall’avvocato Claudio Lazzeri, segretario dell’Unione Inquilini di Pisa -. Come specificato nel contratto di locazione (di durata 6 + 6 anni) stipulato il 12 maggio 2003, alla scadenza del secondo sessennio, il locatore avrebbe dovuto trasmettere disdetta almeno 12 mesi prima della scadenza, non oltre l’ i 1 maggio 2014. Considerato che la disdetta è stata ricevuta il 14/05/2014, essa potrà essere ritenuta validamente intimata solamente per la prossima scadenza contrattuale, quella dell’ 11 maggio 2020».
L’Unione Inquilini avverte quindi «che non rilascerà spontaneamente il bene (di circa 70 metri quadrati, ndr) regolarmente locato», senza una soluzione alternativa (che secondo il sindacato potrebbe essere un locale alla Sesta Porta). «Avvisiamo tutti gli amministratori comunali che l’Unione Inquilini, abituata dal 1968 a ben più importanti e impegnative lotte per l’affermazione del diritto alla casa – conclude Virgilio Barachini, presidente dell’Unione Inquilini -, non si lascia intimorire da una lettera dal tono pretenzioso e arrogante, e informa che non rilascerà la propria sede, per il rispetto della Costituzione e delle leggi».

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