Il continuo rimandare dell’assessore Dringoli

Grazie alla nostra richiesta di audizione, questa mattina in prima commissione abbiamo chiesto all’assessore all’urbanistica del Comune di Pisa chiarimenti sull’apertura della porta delle mura che collega la pista ciclabile di via Donadoni con via Zamenhof e le ciclabili dentro le mura.

Ancora una volta Dringoli scarica ogni responsabilità sulla Asl che è proprietaria di parte dei terreni su cui dovrebbe essere realizzata la pista ciclabile e glissa sulla possibilità di far proseguire la ciclabile a dritto dopo la porta anziché girare intorno ai due grandi edifici attualmente presenti.
“Via Zamenhof – spiega l’assessore – è per metà di proprietà del grande condominio che vi si affaccia e che la usa per posteggiare le proprie auto e per accedere ai parcheggi sotterranei, ed è un viavai continuo di macchine”.
La soluzione dunque, secondo Dringoli, sarebbe quella di costeggiare le mura passando dietro ai due edifici, realizzare una lunga inferriata alta due metri per separare la ciclabile e infine sfondare un muro di fortino che affaccia su piazza delle Gondole.
Per far questo il Comune sta aspettando (ormai abbiamo perso il conto del tempo) che la Asl conceda l’utilizzo del passaggio e che sia demolito il manufatto pericolante che insiste sul percorso. “Se non si riuscirà con le buone – prosegue Dringoli – si dovrà procedere con un esproprio”.

La più logica soluzione di proseguire dritto dalla porta direttamente su via Zamenhof (che non è vero essere così trafficata) non viene nemmeno presa in considerazione “perché il condominio è assolutamente contrario”.
Ma anche della soluzione alternativa ancora non si vede la fine, per quanto l’Assessore stamani abbia detto che nelle ultime riunioni svolte con AOUP (a quanto pare più disponibile) e ASL, quest’ultima avrebbe mostrato maggiori aperture, tanto che l’Assessore ha affermato di poter risolvere la questione entro l’estate.

Avevamo chiesto che alla Commissione odierna partecipasse anche un rappresentante della Asl per chiarire una volta per tutte soluzioni e tempistiche, ma nessuno si è presentato.
Ma l’ottimo risultato che abbiamo ottenuto è che la Commissione è stata aggiornata ad una nuova seduta per aggiornare sugli ulteriori sviluppi, che sono stati promessi in breve tempo.

Su questa apertura strategica per la mobilità ciclabile che chiediamo da anni noi sicuramente non molleremo.

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