Il corpo steso per strada «Che choc vederlo così». Ieri sera manifestazione pacifica della comunità bengalese, venerdì un corteo. Gli abitanti: più sicurezza. II prefetto convoca il comitato per l’ordine pubblico

mercoledì 16 aprile 2014, TIRRENO PISA Pagina: III

Il corpo steso per strada «Che choc vederlo così»

Ieri sera manifestazione pacifica della comunità bengalese, venerdì un corteo Gli abitanti: più sicurezza. II prefetto convoca il comitato per l’ordine pubblico

Hanno manifestato pacificamente ieri sera, in piazza Chiara Gambacorti, almeno 150 appartenenti alla comunità bengalese pisana, dieci volte più numerosa. Per venerdì pomeriggio hanno annunciato un corteo, che da piazza Vittorio raggiungerà la prefettura al grido di «Vogliamo la verità sulla morte di Zaldr Hassim». Sabato, invece, è prevista la presenza a Pisa dell’ambasciatore del Bangladesh.
Intanto il prefetto di Pisa, Francesco Tagliente, ha convocato per venerdì il comitato per l’ordine pubblico, dopo le sollecitazioni degli abitanti impauriti per l’escalation di violenza in pieno centro.
Le reazioni. Incredulità e rammarico, profondamente intrecciati, sono gli stati d’animo che si colgono nelle parole e nelle espressioni dei comrnerciati. Per le modalità dell’aggressione, improvvisa e per adesso senza spiegazione, e per chi ne è stato la vittima. Perché Zakir Hossain, giovane padre di famiglia e di professione lavapiatti presso il ristorante “Tanduri”, era, nelle parole di chi lo ha conosciuto, una persona per bene. Descrizione forse antica ma che molti hanno usato senza esitazione. Come Federiga Vettori, che porta avanti la pescheria con il marito Marco a pochi metri dal marciapiede dove è stato rinvenuto il corpo: «Capitava che andassimo da lui a prendere il pranzo e a volte ci regalava un dolce, solo per gentilezza. Veramente non capiamo come sia potuto succedere». Le fa eco Luca Lannocchia, gestisce il bar “Giordano”, distante pochi metri: «Quella sera stavo chiudendo il locale, ho sentito un gran vociare in strada e un gran numero di persone che correvano verso Corso Italia, mi sono affacciato e ho visto il corpo steso per strada. Mi dispiace molto, era uno che si fermava sempre a parlare con tutti, si interessa insomma». I commercianti di piazza della Pera sono arrivati tardi (sembra infatti che a dare l’allarme siano stati dei passanti) ma anche i residenti sono sconvolti da questo atto di violenza avvenuto sulla soglia di casa. Come Liliana Lucacchi: «Abito qua sopra e il loro locale è uno dei pochi che non dà problemi. Quando ho saputo mi è dispiaciuto tanto, era un ragazzo tranquillo che non creava problemi, una brava persona. E in questa piazza se ne vedono pochi così, specialmente la sera e la notte». Altre testimonianze concordano e confermano questa linea: Zakir era una persona normale, un ragazzo che lavorava per la famiglia lontana e che, semplicemente era gentile con chi incontrava per strada. Chilo ha aggredito non ha avuto lo stesso riguardo.
Il Comune. Nella serata di ieri è arrivato anche il commento dello stesso Filippeschi che in una nota esprime «Tutta la solidarietà della città alla famiglia della vittima. Si è trattato di un atto di violenza brutale contro una persona sola, abbiamo massima fiducia nel lavoro della Polizia e dell’autorità giudiziaria ma vogliamo che le indagini giungano quanto prima ad un risultato».

Condividi questo articolo

Lascia un commento