Il debutto in consiglio

Oggi abbiamo debuttato in consiglio comunale come gruppo “una città in comune – prc”. Non è semplice per noi trovare la via giusta per tradurre con coerenza in atti ufficiali e istituzionali, tutte le nostre comuni sensibilità, convinzioni, e modi di agire. Oggi abbiamo provato a distinguerci proprio su questo.

Abbiamo letto nelle comunicazioni una nota dei lavoratori della Misericordia che erano presenti in sala e che rischiano dopo il 30 giugno il licenziamento.

In merito alla votazione sulla condizione degli eletti (eleggibilità), ci siamo astenuti, dichiarando come motivazione il problema non ancora risolto della divisione del numero di consiglieri tra maggioranza e opposizione: 20 e 12, o 19 e 13. Materia sulla quale verrà presentato a breve ricorso al Tar. Insieme a noi si sono astenuti i tre del M5S.

Per l’elezione del presidente del consiglio, ieri sera avevamo rifiutato di partecipare ad un incontro informale convocato dalla maggioranza per comunicarci il loro nome, spiegando che se si voleva fare un percorso condiviso di individuazione di un nome di garanzia istituzionale, si doveva cominciare prima e non a 12 ore dal voto.
Nella prima votazione, anche le altre opposizioni non hanno partecipato al voto, mentre la maggioranza ha votato scheda bianca per fare una verifica sulla propria tenuta interna. Nella seconda votazione il PDL, Noi Adesso Pisa e il Movimento 5 Stelle hanno votato il candidato della maggioranza: Ranieri Del Torto è stato eletto con 28 voti su 31 (3 schede bianche).

La nostra astensione non ha avuto il significato di volerci distinguere a tutti i costi, ma quello di essere chiari e conseguenti nelle votazioni: non aveva senso votare un nostro candidato, ma nemmeno appoggiarne uno imposto dalla maggioranza.

Poi il terremoto ha interrotto la seduta, quindi le commissioni si voteranno nel prossimo consiglio che dovrebbe essere giovedì 27.

In tutto questo abbiamo cercato di portare avanti il lavoro che a noi premeva di più, ovvero la presentazione delle mozioni urgenti su sfratti e Misericordia per le quali servono almeno 8 firme. Per ora non siamo riusciti a raccogliere il numero di firme necessarie, probabilmente precederemo presentando comunque le mozioni, ma come ordinarie.

Abbiamo solo cominciato, il lavoro vero deve ancora arrivare!

una città in comune – prc

Condividi questo articolo

Lascia un commento